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E questa è una delle azioni più "normali" |
venerdì 24 settembre 2021
Space Jam: New Legends
mercoledì 15 settembre 2021
Figli del Sole (In pillole #19)
Uscito in sala oltre un anno dopo la sua presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia (le vie della distribuzione italiana sono misteriose...), Figli del sole è uno di quei film all'apparenza semplici, ma che entrano nella testa e nel cuore e scavano, scavano, scavano, rivelando una stratificazione e una complessità tematica che sfuggono a un primo superficiale sguardo. Quella che è a tutti gli effetti una caccia al tesoro in stile Goonies si rivela così non solo uno splendido percorso di maturazione (come lo stesso Goonies), ma anche una riflessione sull'importanza dell'educazione e di trovare qualcuno che creda nel tuo potenziale.
sabato 11 settembre 2021
Venezia 2021 - Il Totoleone
Anche quest'anno siamo giunti al termine della Mostra del Cinema: una Mostra ancora anomala, che però si è riavvicinata alla normalità dopo l'edizione 2020 segnata dall'epidemia di Covid-19, sia in termini di film che di presenza di pubblico e accreditati. L'organizzazione è stata ancora certosina in termini di sicurezza, mentre qualche problema (probabilmente inevitabile, viste le presenze tornate quasi a livelli pre-Covid ma le sale ancora dimezzate) si è avuto con il sistema di prenotazione. Il programma è stato ricchissimo, e ancora una volta non si possono che fare i complimenti ad Alberto Barbera.
È stata una Mostra ancora "al femminile" come quella dello scorso anno, con molti film dedicati alla maternità (Madres Parallelas, The Lost Daughter, L'événement). Molti film hanno affrontato il tema della memoria e del ricordo (È stata la mano di Dio; Captain Volkonogov Escaped; Il collezionista di carte) e molti altri hanno guardato al passato per parlare dell'attualità (Reflections; Illusioni perdute; Il buco). Da segnalare la presenza record di film di genere fantastico in concorso, con Freaks Out e Mona Lisa and the Blood Moon: due film che, pur con esiti diversi, hanno in comune il fatto di non aver usato il genere come pretesto per parlare di altro (o addirittura per parodizzarlo), ma ne hanno abbracciato in pieno stilemi e canoni espressivi, rielaborandoli.Di seguito i pronostici, quasi sicuramente sbagliati, per il Leone d'Oro e gli altri premi, corredati come sempre dalle mie preferenze personali.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Molti protagonisti "giovani" nei film in Mostra, ma a spiccare sono due italiani: Filippo Scotti per È stata la mano di Dio e Aurora Giovinazzo per Freaks out. Sul primo ricade il mio pronostico, ma la mia preferenza personale va alla seconda, semplicemente perfetta nella parte di Matilde.
Pronostico: Filippo Scotti, È stata la mano di Dio
Scelta personale: Aurora Giovinazzo, Freaks Out
Coppa Volpi maschile
Un'edizione molto competitiva, con tante prove degne di nota, tra cui segnalo quelle di Oscar Isaac (Il collezionista di carte), Toni Servillo (Qui rido io). La mia scelta personale va su Vincent Lindon, splendido manager tormentato in Another world, ma il mio pronostico ricade sulla coppia Banderas-Martinez, splendidi attori litigiosi e capricciosi in Competencia Oficial.
Pronostico: Antonio Banderas e Oscar Martìnez, Competencia Oficial
Scelta personale: Vincent Lindon, Another World
Coppa Volpi femminile
Sfida poco agguerrita in un premio che storicamente tende a non essere conferito ad attrici già affermate, ma a consacrare attrici "in crescita". Da escludere, quindi, Olivia Colman (già vincitrice del premio con La favorita) e Penelope Cruz. Restano Kristen Stewart per Spencer e Anamaria Vartolomei per L'événement. Puntiamo su quest'ultima, mentre sulla Colman, dolente e capricciosa donna di mezza età, ricade la mia scelta personale.
Scelta personale: Olivia Colman, The Lost Daughter
Gran Premio della Giuria
Il favorito per il secondo premio più importante sembra Power of the Dog di Jane Campion, sia per la bellezza delle immagini, sia per la tematica, una provocatoria indagine della mascolinità e delle sue fragilità usando un genere che incarna i tipici stereotipi del "maschile" - il western. La mia scelta ricade invece sulla splendida, esilarante, dolente madeleine di Sorrentino.
Pronostico: Power of the Dog
Scelta personale: È Stata la Mano di Dio
Leone d'Argento (Miglior Regia)
Il film più "autoriale" della mostra è probabilmente quello di Paul Schrader: Il collezionista di carte riflette in pieno la poetica dello sceneggiatore-regista, la sua indagine sui lati oscuri e nascosti della società statunitense. Il mio pronostico ricade su di lui, mentre la mia scelta personale va alla visionarietà di Gabriele Mainetti, che con Freaks out realizza un film ambizioso e che fa sognare.
Pronostico: Paul Schrader, Il Collezionista di Carte
Scelta personale: Gabriele Mainetti, Freaks Out
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa e incerta: come l'anno scorso, manca un chiaro favorito, e ci sono almeno sei film che potrebbero aggiudicarsi il premio. Il film che sembra aver messo d'accordo tutti è È stata la mano di Dio, su cui quindi ricade il mio pronostico. A Captain Volkonogov escaped, splendida e dolente fuga dai peccati del passato, va invece la mia preferenza personale.
Pronostico: È stata la mano di Dio
Scelta personale: Captain Volkonogov Escaped
È tutto anche per quest'anno, ci risentiamo per l'edizione 2022, speriamo in condizioni sanitarie finalmente normali.
Pier
Il Collezionista di Carte
Come Bickle, William intravede una possibilità in un giovane, Cirk, cui cerca di evitare la vita di sofferenza e vendetta cui sembra volersi dedicare. Restituire una speranza a Cirk diventa l’obiettivo di William, ciò che lo spinge a uscire dall’anonimato e a puntare in alto, sul tavolo verde e nella vita.
venerdì 10 settembre 2021
Telegrammi da Venezia 2021 - #6
Sesto e ultimo telegramma da Venezia 2021: l'ultimo film in concorso, il film di Ridley Scott sull'ultimo duello di Dio, qualche bella sorpresa nelle sezioni collaterali, e tanto altro.

giovedì 9 settembre 2021
Telegrammi da Venezia 2021 - #5
Quinto telegramma da Venezia: belle sorprese da Finlandia e Filippine, delusioni italiane, e peculiari film d'animazione giapponesi.

mercoledì 8 settembre 2021
Telegrammi da Venezia 2021 - #4
Quarto telegramma da Venezia: due dei film migliori del concorso (uno italiano), belle sorprese nelle sezioni collaterali, e qualche piccola delusione.
Mon Pére, le Diable (Biennale College), voto 8. Un esordio maturo, di impatto, che si incentra su temi complessi come vendetta e perdono e li elabora in maniera originale, personale, portando lo spettatore a interrogarsi sui demoni che ognuno si porta dentro.
martedì 7 settembre 2021
Telegrammi da Venezia 2021 - #3
Terzo telegramma da Venezia: questa settimana ci spostiamo dagli USA per abbracciare il cinema mondiale. Brasile, Italia, Messico, Francia, Ucraina: Venezia conferma la sua vocazione di festival multiculturale.
Mona Lisa and the Blood Moon (Concorso), voto 6. Un racconto gore in cui i rapporti di potere sono ribaltati: i "diversi" hanno il controllo, i "normali" sono in soggezione e cercano di fermarli, inibirli, catturarli, riprendendo quel controllo che sentono loro di diritto. Il film non brilla per originalità, ma intrattiene in modo efficace e infila un paio di trovate ben riuscite.
sabato 4 settembre 2021
Telegrammi da Venezia 2021 - #2
Secondo telegramma da Venezia, con una grande infornata di divi, molti dei titoli più attesi, e la prima bocciatura del concorso principale.
The Cathedral (Biennale College), voto 5.5. Interessante racconto di formazione di un ragazzo della provincia statunitense, che cresce sballottato dal divorzio dei genitori e le continue liti tra vari membri della famiglia. Un discreto esordio, con belle intuizioni visive (il continuo ritorno delle porte socchiuse), che pecca però di scarsa originalità e capacità di emozionare.
Dune - Parte 1
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World building: farlo bene |
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Ombre e luci |
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The horror, the horror |
Dune è un film creativo, originale, che mostra una forte visione registica e autoriale e riesce al tempo stesso a intrattenere e creare un universo che lo spettatore può esplorare, e dove può far volare la fantasia. È tutto quello che dovrebbe essere un blockbuster: non un film fatto con lo stampino e scritto da un algoritmo per non scontentare nessuno, ma un film ambizioso, che ha il coraggio delle sue idee e le persegue anche a costo di alienarsi qualche spettatore. Questa prima parte conquista, avvince, e seduce: non vediamo l'ora di tornare su Arrakis per la seconda.
giovedì 2 settembre 2021
Telegrammi da Venezia 2021 - #1
Madres Paralelas (Concorso), voto 7.5. Almodovar racconta l'importanza della memoria, dell'accettare il proprio passato e la verità per poter avere un futuro. Lo fa attraverso la storia di due neomadri, che si intreccia con quella della Spagna, tra il tentativo di rimozione collettiva del passato franchista e chi lotta per non dimenticare. Il risultato è un film non sempre coeso, ma emozionante, vibrante, vivo.
Piedra Noche (Giornate degli Autori), voto 7.5. Due genitori che hanno perso il figlio si apprestano a vendere la casa al mare dove questi è annegato. Quando i locali cominciano a parlare di un misterioso mostro marino, tuttavia, il padre sente di dover saperne di più. Piedra Noche racconta il lutto in forma metaforica con un'efficacia che solo Babadook aveva saputo raggiungere. A differenza del film di Jennifer Kent, tuttavia, qui il riferimento non è l'horror ma il cinema di Spielberg: il risultato è dolce, malinconico, onirico, commovente.