Anche quest'anno siamo giunti al termine della Mostra del Cinema: una Mostra giocoforza anomala, nell'anno del Coronavirus, ma portata a compimento in sicurezza grazie a un'organizzazione certosina e perfetta, con norme di sicurezza rispettate grazie a controlli puntuali e un pubblico attento. Non si possono che fare i complimenti ad Alberto Barbera, che ha fortemente voluto questa Mostra in presenza, e alla Biennale tutta, dai dirigenti alle maschere di sala, per l'organizzazione.
È stata una Mostra diversa, meno hollywoodiana e più internazionale, con pochi picchi, sia in positivo che in negativo, con tre fils rouges che hanno attraversato tutto il Concorso: il primo è quello del guardare alla Storia, vera o presunta, e del suo impatto sul presente (Quo vadis, Aida?, Wife of a Spy, Dear Comrades, Nuevo Orden, Miss Marx); il secondo quello del vuoto e delle sperequazioni create dal sistema economico dominante (Nomadland, Never Gonna Snow Again, Notturno); e il terzo quello dell'emancipazione e dell'emergere delle voci femminili (The World to Come, Pieces of a Woman, Le Sorelle Macaluso). Una Mostra, dunque, che ha toccato molti temi che stanno segnando la nostra contemporaneità.Di seguito i pronostici, quasi sicuramente sbagliati, per il Leone d'Oro e gli altri premi, corredati come sempre dalle mie preferenze personali.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Molti protagonisti "giovani" nei film in Mostra, da Padrenostro a Le Sorelle Macaluso. Tuttavia, nessuno di loro raggiunge la freschezza e l'energia del cast di Khorshid, tutto composto da attori non professionisti, ma dotati di un'espressività e di una vitalità che sono il cuore pulsante del film. Su di loro ricadono sia il mio pronostico e la mia scelta personale.
Pronostico: Il cast di Khorshid
Scelta personale: Il cast di Khorshid
Coppa Volpi maschile
Dopo un'edizione 2019 segnata dalla splendida prestazione di Joaquin Phoenix in Joker, un'edizione 2020 segnata da una sorprendente assenza di ruoli memorabili per gli attori di sesso maschile (ne contiamo appena quattro). Tra tutti, sembra spiccare Alec Utgoff, protagonista di Never Gonna Snow Again, che si aggiudica sia il mio pronostico che la mia scelta personale.
Pronostico: Alec Utgoff, Never Gonna Snow Again
Scelta personale: Alec Utgoff, Never Gonna Snow Again
Coppa Volpi femminile
Sfida molto agguerrita, con moltissime prestazioni memorabili. Tra queste ne spiccano tre: Jasna Đuričić per Quo Vadis, Aida?, Vanessa Kirby per Pieces of a Woman, e Frances McDormand per Nomadland. Tutte e tre meriterebbero, ma la Kirby sembra favorita. La mia scelta personale cade invece su Frances McDormand, semplicemente perfetta.
Pronostico: Vanessa Kirby, Pieces of a Woman
Scelta personale: Frances McDormand, Nomadland
Gran Premio della Giuria
Qui il favorito sembra Notturno di Gianfranco Rosi, sia per la bellezza delle immagini e l'originalità del racconto, sia per il tema affrontato, capace di parlare ai cuori di giurati di tutto il mondo. La mia scelta ricade invece su Never Gonna Snow Again, bella favola surreale.
Pronostico: Notturno
Scelta personale: Never Gonna Snow Again
Leone d'Argento (Miglior Regia)
Da questo premio potrebbe arrivare la grande sorpresa della Mostra, ovvero un riconoscimento all'oscuro ma meritevole film azero In Between Dying, racconto esistenzialista di un killer in fuga da se stesso e inseguito dalla Morte. La mia scelta ricade invece su Pieces of a Woman per il meraviglioso primo atto.
Pronostico: Hilal Baydarov, In Between Dying
Scelta personale: Kornél Mundruzcò, Pieces of a Woman
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa e incerta: come l'anno scorso, manca un chiaro favorito, e letteralmente qualunque film del concorso potrebbe aggiudicarsi l'ambito premio. La mia scelta personale ricade su Nomadland, il mio pronostico su quello splendido pugno allo stomaco che è Nuevo Orden, capace di accontentare sia i cinefili che gli amanti del cinema commerciale.
Pronostico: Nuevo Orden
Scelta personale: Nomadland
È tutto anche per quest'anno, ci risentiamo per l'edizione 2021, speriamo in condizioni sanitarie più tranquille.
Pier
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