martedì 21 aprile 2015

Foxcatcher (In pillole - #1)

La tensione vibrante del non detto



Il film racconta la storia vera del team Foxcatcher, messo in piedi da Mark Schultz, campione olimpico di lotta, e finanziato interamente dal miliardario John E. DuPont, che in cambio del suo sostegno assume il ruolo di allenatore del team alle Olimpiadi di Seul. Il rapporto tra i due, il primo cresciuto all'ombra del fratello, il secondo in cronico debito d'affetto con la madre, inizierà bene, ma diventerà sempre più problematico con il passare del tempo.

Avete presente quando si sente dire che la scrittura è prevalentemente un lavoro di sottrazione? Foxcatcher ne è la prova vivente. Una sceneggiatura tesa, vibrante, in cui il non detto è più pregno e significativo della parola, e ogni silenzio genera una tensione sottile, che cresce con il passare del film fino a esplodere nel finale.

La sceneggiatura è sorretta da una fotografia dalle tonalità fredde e stranianti, che sottolinea i silenzi e le affollate solitudini dei due protagonisti. una strepitosa prova corale del cast. Steve Carell spicca con un’impressionante trasformazione fisica e vocale, che lo trasforma in un personaggio dominante e dominato al tempo stesso, benefattore e persecutore, una viva rappresentazione del male interiore e dell’incapacità di relazionarsi con il mondo reale. Accanto a lui, Marc Ruffalo e Channing Tatum offrono due prove eccezionali e complementari, il primo con un personaggio solare, generoso e positivo, il secondo, ingiustamente ignorato nelle nomination, con un gigante introverso pieno di complessi, un solitario come come DuPont cui il successo non ha donato nè fama nè realizzazione personale.

Foxcatcher è un film silenzioso e intenso come un western, in cui due diverse solitudini si incontrano, si uniscono e si affrontano in un duello di sguardi, non detti e rancori che non può lasciare indifferenti, con un finale che toglie il fiato.

**** 1/2

Pier

* Con questa recensione nasce una nuova rubrica, "In pillole", che conterrà recensioni brevi di film che, per ragioni di tempo od opportunità, non abbiamo fatto in tempo a recensire appena usciti, ma che riteniamo comunque meritevoli di un commento.