martedì 8 settembre 2020

Telegrammi da Venezia 2020 - #3

 Terzo telegramma dalla Mostra del Cinema 2020. Molti film che si focalizzano sul tema del racconto e della narrazione - orale, visiva, scritta - altri che affrontano la quotidianità di persone comuni e uno, infine, che racconta una notte eccezionale nella vita di alcuni grandissimi personaggi.

Mainstream (Orizzonti), voto 6. La ricerca sfrenata della celebrità nel mondo dei social media e degli youtuber: il film intrattiene e offre una splendida prova di Andrew Garfield e alcune trovate visive interessanti, ma per il resto racconta temi e situazioni già visti e stravisti. Qui la recensione estesa scritta per Nonsolocinema.

The World to Come (Concorso), voto 6.5. Due donne nel New England di fine Ottocento, una vita spartana in cui non sembra esserci spazio per amore, poesia e sogno, che invece trovano nella compagnia reciproca. Un film che racconta un incontro di solitudini, con una fotografia pittorica in luce naturale che viene troppo spesso soffocata da un'invadente voce fuori campo.

La Nuit des Rois (Orizzonti), voto 8.5. Costa d'Avorio: un carcere in mezzo al nulla è controllato dai detenuti, organizzati con un sistema di gerarchie da principato rinascimentale. Quando sorge una luna rossa, inizia la Notte del Romanzo, in cui un prigioniero - detto Romanzo -  deve raccontare una storia. Durante la notte, si tessono intrighi per detronizzare l'attuale capo, mentre il racconto del Romanzo diventa un'esperienza catartica collettiva. Ispirato alla reale situazione di una prigione in Costa d'Avorio, il film è uno splendido inno alla potenza del racconto, alla sua natura condivisa e quasi magica, capace di esorcizzare paure ed evocare demoni, toccando le corde emotive più profonde e potenti dell'animo umano. Un'esperienza unica.

One Night in Miami (Fuori Concorso), voto 7. La notte in cui Cassius Clay ha appena conquistato il titolo dei pesi massimi contro Sonny Liston, in un hotel di Miami si svolge una riunione che cambierà il corso della storia dei diritti civili, e della vita di Clay in particolare: presenti, oltre al pugile, Malcolm X, Jim Brown, uno dei più grandi campioni della storia della NFL, e Sam Cooke, padre della musica soul. Si parla di diritti degli afroamericani, ma soprattutto di come ottenerli, con posizioni spesso conflittuali. Un film che, è triste dirlo, racconta una storia terribilmente attuale. Nonostante l'impianto forse eccessivamente statico e teatrale (il testo ha la sua origine come spettacolo teatrale, e si vede), il film risulta comunque efficace e di grande impatto, soprattutto grazie alla qualità della scrittura e alle ottime prove dei protagonisti, tra cui spicca Eli Goree, splendidamente gigione e perfetto interprete di Clay-Alì.

Haylaletler - Ghosts (Settimana della Critica), voto 5.5. Un blackout unisce temporaneamente i destini di cinque persone nella Istanbul di oggi. Una premessa interessante, ma sviluppata senza un'idea chiara, con scarso equilibrio tra i vari personaggi e un messaggio che, se c'era, non traspare affatto.

Notturno (Concorso), voto 8. Dopo il Leone d'oro ottenuto con Sacro GRA, Rosi torna alla Mostra con un ritratto delle zone di guerra in Medio Oriente, raccontate attraverso le vite dei cittadini comuni, catturati nella loro quotidianità. Teso, forte, quasi mai retorico, il film di Rosi cattura, avvince, e fa riflettere, sorretto anche dalla bellezza abbacinante di alcune immagini.

Pier e Simone

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