Anche quest'anno siamo giunti al termine della Mostra del Cinema: una Mostra finalmente tornata alla normalità, con sale piene, dibattiti in coda, feste, biciclette, e panama bianchi. Il programma è stato molto ricco e variegato, e ancora una volta non si possono che fare i complimenti ad Alberto Barbera.
È stata una Mostra pervasa di memorie e ricordi, tra il Bardo di Iñárritu e L'immensità di Crialese, passando anche per The Eternal Daugher e Un Couple; ma, soprattutto, è stata una Mostra sull'incomunicabilità che genera mostri (White Noise, The Banshees of Inisherin) e sull'emarginazione (Bones and All, Monica, Athena, The Whale). Come lo scorso anno, molti film hanno guardato al passato per parlare (con successi alterni) del presente: Argentina, 1985, Chiara, Il signore delle formiche, All the Beauty and the Bloodshed sono gli esempi più evidenti.Qui trovate un riassuntone dei film visti. Di seguito, invece, trovate i pronostici, quasi sicuramente sbagliati, per il Leone d'Oro e gli altri premi, corredati come sempre dalle mie preferenze personali.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Moltissimi protagonisti "giovani" nei film in Mostra. A spiccare sono due ragazze: Taylor Russell, protagonista del film di Luca Guadagnino, Bones and All, e Sadie Sink, già celebre per Stranger Things, e co-protagonista di The Whale. Sulla prima ricade il mio pronostico, anche per il ruolo più ampio rispetto a quello di Sink, ma su Sink ricade la mia scelta personale.
Pronostico: Taylor Russell, Bones and All
Scelta personale: Sadie Sink, The Whale
Coppa Volpi maschile
Qui sembra esserci un chiarissimo favorito, ovvero Brendan Fraser, semplicemente straordinario in The Whale. La sua storia personale, inoltre, è la classica comeback story che tende a essere premiata dai giurati. Sembra tutto apparecchiato per una Coppa Volpi, dunque. L'unico motivo per cui potrebbe perderla sarebbe se The Whale si aggiudicasse il Leone d'Oro (il regolamento impedisce che chi vince il Leone vinca altri premi), replicando quindi quanto successo a un altro interprete di un film di Aronofsky, Mickey Rourke per The Wrestler. Ma non penso accadrà. Su Fraser ricade anche la mia scelta personale.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Moltissimi protagonisti "giovani" nei film in Mostra. A spiccare sono due ragazze: Taylor Russell, protagonista del film di Luca Guadagnino, Bones and All, e Sadie Sink, già celebre per Stranger Things, e co-protagonista di The Whale. Sulla prima ricade il mio pronostico, anche per il ruolo più ampio rispetto a quello di Sink, ma su Sink ricade la mia scelta personale.
Pronostico: Taylor Russell, Bones and All
Scelta personale: Sadie Sink, The Whale
Coppa Volpi maschile
Qui sembra esserci un chiarissimo favorito, ovvero Brendan Fraser, semplicemente straordinario in The Whale. La sua storia personale, inoltre, è la classica comeback story che tende a essere premiata dai giurati. Sembra tutto apparecchiato per una Coppa Volpi, dunque. L'unico motivo per cui potrebbe perderla sarebbe se The Whale si aggiudicasse il Leone d'Oro (il regolamento impedisce che chi vince il Leone vinca altri premi), replicando quindi quanto successo a un altro interprete di un film di Aronofsky, Mickey Rourke per The Wrestler. Ma non penso accadrà. Su Fraser ricade anche la mia scelta personale.
Pronostico: Brendan Fraser, The Whale
Scelta personale: Brendan Fraser, The Whale
Coppa Volpi femminile
Anche qui sembra esserci una chiarissima favorita, Cate Blanchett per TAR, destinata quindi a bissare la sua vittoria per Io Non Sono Qui. Il film non è eccezionale, ma la sua interpretazione è un raggio di luce che ne pervade l'intera durata. La mia scelta personale ricade però sulla splendida Penelope Cruz (anch'essa vincitrice proprio lo scorso anno) per L'immensità, dove interpreta una madre solare, creativa e fragile, capace di trasformarsi in Mina e in Raffaella Carrà.
Scelta personale: Brendan Fraser, The Whale
Coppa Volpi femminile
Anche qui sembra esserci una chiarissima favorita, Cate Blanchett per TAR, destinata quindi a bissare la sua vittoria per Io Non Sono Qui. Il film non è eccezionale, ma la sua interpretazione è un raggio di luce che ne pervade l'intera durata. La mia scelta personale ricade però sulla splendida Penelope Cruz (anch'essa vincitrice proprio lo scorso anno) per L'immensità, dove interpreta una madre solare, creativa e fragile, capace di trasformarsi in Mina e in Raffaella Carrà.
Pronostico: Cate Blanchett, TAR
Scelta personale: Penelope Cruz, L'immensità
Scelta personale: Penelope Cruz, L'immensità
Leone d'Argento (Miglior Regia)
Questo è un premio che tende ad andare a film in cui l'impronta del regista è più evidente. Andrew Dominik per Blonde e Jafar Panahi per No Bears sembrano logiche scelte, ma anche Alice Diop per Saint Omer e Jahil Valilvand per Beyond the Wall hanno le carte in regola. Il mio pronostico ricade su Jafar Panahi, mentre su Valilvand ricade la mia scelta personale.
Questo è un premio che tende ad andare a film in cui l'impronta del regista è più evidente. Andrew Dominik per Blonde e Jafar Panahi per No Bears sembrano logiche scelte, ma anche Alice Diop per Saint Omer e Jahil Valilvand per Beyond the Wall hanno le carte in regola. Il mio pronostico ricade su Jafar Panahi, mentre su Valilvand ricade la mia scelta personale.
Pronostico: Jafar Panahi, No Bears
Scelta personale: Jahil Valilvand, Beyond the Wall
Gran Premio della Giuria
Il favorito per il secondo premio più importante sembra proprio Saint Omer, un film autoriale ma al tempo stesso ipnotico, primordiale nel suo affrontare il femminile e il lato oscuro della maternità con piglio documentaristico. Anche All the Beauty and the Bloodshed potrebbe giocarsela, ma alla fine penso la spunterà Saint Omer, che si aggiudica anche la mia preferenza personale.
Pronostico: Saint Omer
Scelta personale: Saint Omer
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa e incerta, ma c'è un film chiaramente superiore agli altri in questa Mostra, ed è The Banshees of Inisherin. Un film scritto, diretto, interpretato, fotografato, musicato alla perfezione, che dovrebbe, se ci fosse giustizia, aggiudicarsi ogni premio. Tuttavia, la giustizia non è di questo mondo: ad aggiudicarsi il premio sarà l'ottimo (seppur inferiore) road movie cannibalesco di Guadagnino, Bones and All.
Scelta personale: Jahil Valilvand, Beyond the Wall
Gran Premio della Giuria
Il favorito per il secondo premio più importante sembra proprio Saint Omer, un film autoriale ma al tempo stesso ipnotico, primordiale nel suo affrontare il femminile e il lato oscuro della maternità con piglio documentaristico. Anche All the Beauty and the Bloodshed potrebbe giocarsela, ma alla fine penso la spunterà Saint Omer, che si aggiudica anche la mia preferenza personale.
Pronostico: Saint Omer
Scelta personale: Saint Omer
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa e incerta, ma c'è un film chiaramente superiore agli altri in questa Mostra, ed è The Banshees of Inisherin. Un film scritto, diretto, interpretato, fotografato, musicato alla perfezione, che dovrebbe, se ci fosse giustizia, aggiudicarsi ogni premio. Tuttavia, la giustizia non è di questo mondo: ad aggiudicarsi il premio sarà l'ottimo (seppur inferiore) road movie cannibalesco di Guadagnino, Bones and All.
Pronostico: Bones and All
Scelta personale: The Banshees of Inisherin
È tutto anche per quest'anno. Correte in SNAI a scommettere sull'opposto dei miei pronostici, e noi risentiamo per l'edizione 2023.
Pier
Scelta personale: The Banshees of Inisherin
È tutto anche per quest'anno. Correte in SNAI a scommettere sull'opposto dei miei pronostici, e noi risentiamo per l'edizione 2023.
Pier
Nessun commento:
Posta un commento