martedì 19 ottobre 2021

I film del Marvel Cinematic Universe (Fasi 1-3) - Dal migliore al peggiore

L'universo cinematografico Marvel è, senza alcun dubbio, la più grande novità che ha colpito (travolto, forse) la settima arte negli ultimi vent'anni. Sì, anche più dello streaming, che ha cambiato la modalità di fruizione ma non ha cambiato quasi per nulla le logiche produttive.

Che lo si ami o lo si odi, non si può negare il profondo impatto che il MCU (Marvel Cinematic Universe) ha avuto su come il cinema viene fatto e, persino, concepito. Di recente, alcuni studiosi hanno sostenuto che qualcosa di simile all'MCU fosse, di fatto, inevitabile (come Thanos): la Marvel guidata da Kevin Feige avrebbe semplicemente catturato prima di altri un trend che era già in atto, sfruttandolo al meglio.

Siamo ormai arrivati alla fine della fase 3 del MCU, conclusasi con Avengers: Endgame (qui un utile bigino delle varie fasi). La fase 4 è già iniziata, tra serie TV (WandaVision, Loki, Falcon & Winter Soldier) e film (Black Widow - pur ambientata nel passato, gli eventi che narra influenzeranno la serie su Occhio di Falco - e Shang-Chi). Ho pensato, dunque, che fosse arrivato il momento di fare un bilancio dal punto di vista critico dei film del MCU, facendo una classifica che servisse come spunto per fare qualche riflessione su ciò che è stato il MCU nelle sue diverse fasi.

Nel farlo, mi sono dato due regole:

1) Ripubblicare le recensioni così com'erano, senza cambiare il voto. 
Questo per rendere il più possibile l'impressione avuta sul film "in diretta", non quella del senno di poi. In questo modo, il voto riflette il mio giudizio del film "in sé", senza essere influenzato da ciò che sarebbe venuto dopo - sia in termini del puzzle narrativo MCU, sia in termini di evoluzione di linguaggio e tecnologia. 
Mi sono limitato a convertire il voto in stelline in un voto in decimi. In caso di parità di voto, mi sono affidato al mio ricordo dei film per decidere la classifica.

2) Non inserire film non recensiti.
Per lo stesso motivo di cui sopra, nella classifica non compaiono i film che non avevo recensito al tempo, come Iron Man (non esistevamo ancora, amici) e Black Panther. 

Bene, ora che abbiamo assolto alle questioni formali, possiamo cominciare. Pronti? Eccovi l'infallibile e definitiva classifica dei film MCU secondo Film Ora!

Foto di gruppo

La Classifica

Il podio

1. Avengers: Infinity War, voto 9.5

2. Avengers: Endgame, voto 9

3. Captain America: The Winter Soldier, voto 8.5


Le menzioni speciali

4. The Avengers, voto 8

5. Ant-Man and The Wasp, voto 8


I "Bravo, ma non si impegna"

6. Guardiani della Galassia, voto 7.5

7. Ant-Man, voto 7.5


I "Rimandati a settembre"

13. Iron Man 2, voto 5.5

14. Capitan Marvel, voto 5

15. Thor, voto 5

16. Guardiani della Galassia Vol. 2, voto 5

17. Iron Man 3, voto 4.5



Una breve analisi

La classifica, come detto, è frutto del solo giudizio di chi scrive, ed è parziale. Tuttavia, analizzandola si possono notare due trend interessanti (al netto della mia forse esagerata passione per Ant-Man).
Quelle che seguono sono analisi senza alcuna pretesa di validità statistica, ma che spero possano offrire qualche spunto di riflessione interessante a chi legge. D'altronde, se siete arrivati fin qui, forse un minimo di fiducia in chi scrive la avete, in fondo.

La serializzazione della creatività
Anche senza bisogno di fare un'analisi dei dati, si nota facilmente come pochi film ottengano l'insufficienza, pochi di più raggiungano l'eccellenza, e la grande maggioranza (sette su diciassette, il 41.1%) raggiunga una sorta di aurea mediocritas.

Ma guardiamo ai trend nel corso del tempo: a una prima analisi, sembrerebbe che la qualità media sia cresciuta di fase in fase. La media dei voti passa infatti dal 6.17 della prima fase al 7.06 della terza, passando per il 6.80 della seconda. Quello che la media non rivela, tuttavia, è come questo valore sia cresciuto nel tempo.

Il grafico qui sotto dà una risposta, evidenziando come l'aumento del voto medio non sia dovuto a un aumento dei film "eccellenti", ma da un aumento notevole di quelli "medi" - quell'aurea mediocritas di cui parlavamo prima. E se è vero che la qualità di un universo narrativo e di un sistema produttivo si giudica sulla base della media, e non delle eccellenze, è anche vero che la ricerca ci dice l'esplorazione "senza formula" porta sì a un numero maggiore di film meno riusciti, ma anche a un numero di eccellenze che sono davvero tali. 


Questo dato non sorprenderà più di troppo chi segue il MCU: il giudizio riflette infatti una già riscontrata tendenza da parte del MCU a percorrere la "strada già nota", prendendo meno rischi possibili. Siamo di fronte a una sorta di Moneyball della creatività, l'applicazione di una formula che si è rivelata vincente, e proprio per questo non viene mai cambiata, se non marginalmente (per chi fosse interessato, qui un'analisi più approfondita degli ingredienti della formula)
Abbiamo già parlato, anche di recente, di come i film Marvel inizialmente osassero di più, cercando di dare un'anima differente a ciascun supereroe sia dal punto di vista narrativo, sia da quello visivo. Con il passare del tempo, questa esplorazione è stata abbandonata in favore di una standardizzazione che privilegia la somiglianza tra film, con solo un pizzico di novità.

Il punto è che la ricerca ci suggerisce che questa formula funziona, e funziona in varie discipline, dall'arte alla scienza. Dal punto di vista puramente aziendale, dunque, non esiste alcun incentivo a modificarla. 

Il discorso cambia, tuttavia, se si guarda all'aspetto artistico.
La formula ha permesso alla Marvel di ridurre il numero di film meno riusciti, ma ha anche fatto sì che il numero di quelli veramente riusciti rimanesse di fatto uguale. Viene quindi da chiedersi se questa sia davvero la formula migliore o l'unica formula possibile. La risposta sembrerebbe essere "no": altre case di produzione di grande successo commerciale, come la Pixar, hanno trovato formule alternative che accettano e anzi incoraggiano le diversità di stili e visioni tra registi, e sembrano garantire una maggiore creatività senza sacrificare la necessità di profitto che, piaccia o non piaccia, è fondamentale per le major. E la formula Pixar ha già dimostrato di poter essere replicabile, come dimostra il caso della Disney Animation - data da tutti per morta, e tornata agli antichi splendori grazie agli spunti offertigli dai "cugini" pixariani. E, in fondo, anche la Marvel è parte della stessa, grande famiglia.

E, come in ogni famiglia, si litiga.
Il Marvel Cinematic Universe è qui per restare: non solo ha segnato il cinema degli ultimi vent'anni, ma volenti o nolenti segnerà anche quello dei prossimi dieci almeno. La serializzazione "a tavolino" di Feige, accuratamente pianificata anziché essere guidata dal successo o insuccesso di questo o quel titolo, è diventato un modello, al punto che i fratelli Russo, registi degli ultimi Avengers, hanno creato una casa di produzione che si occupa esclusivamente di creare nuovi universi cinematografici (potete leggerne qui).

Con l'aumentare del successo, però, sarebbe lecito aspettarsi un maggior coraggio produttivo, uscendo maggiormente dal seminato per provare nuove strade, linguaggi, visioni: qualcosa si è già intravisto con le serie TV (soprattutto WandaVision), ma è ancora troppo poco, soprattutto per una casa di produzione che può decisamente permettersi un passo falso o due in nome di una maggiore creatività futura. Da grandi poteri, in fondo, derivano grandi responsabilità.

Pier

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