Fantascienza Pop
Terra, fine anni Ottanta. Il giorno della morte di sua madre, il giovane Peter Quill viene rapito da un'astronava aliena di proprietà di un gruppo di fuorilegge, i Ravager, che lo allevano come uno di loro. Anni dopo, ritroviamo Peter su un pianeta deserto, intento a impadronirsi di un ambito quanto misterioso artefatto, una sfera. Si fa chiamare Spacelord, ed è uno dei ricercati numero uno della polizia galattica. La sfera, però, fa gola a molti, e Peter finirà invischiato in una lotta con altri ricercati: il procione Rocket, il suo amico Groot, una creatura-albero dal cuore d'oro e dalla potenza devastante, la bella e combattiva Gamora e Drax, uno dei criminali più crudeli della galassia. Dopo essere stati arrestati, i cinque seppelliranno l'ascia di guerra e uniranno le forze per fuggire e reimpadronirsi della sfera, nel tentativo di impedire che venga utilizzata per distruggere un pianeta e, forse, l'intero universo.
I Guardiani della Galassia inizia negli anni 80, e non è un caso: il regista James Gunn non fa mistero delle sue fonti di ispirazione, e si ricollega allo spirito scanzonato e disincantanto dei primi Guerre Stellari e di Indiana Jones, creando un riuscito mix di generi e personaggi (quell'Awesome Mix che dà il titolo all'audiocassetta che Peter ascolta sempre, unico ricordo tangibile di sua madre). Il film naviga tra commedia, avventura e dramma, concentrandosi sui personaggi più che sulle scene d'azione o sugli effetti speciali (che sono comunque di altissimo livello). Tutti i protagonisti sono reietti, emarginati, intrappolati in un passato che impedisce loro di vivere come vorrebbero e di avere rapporti onesti con gli altri. La trama segue con attenzione la loro evoluzione come gruppo, collegandola con efficacia con gli eventi narrati e la missione che, a poco a poco, si delinea di fronte a loro, fino ad arrivare al climax emotivo e narrativo del film, quando gli eroi smettono di essere individui per divenire una squadra, unita nell'abbraccio protettivo del laconico ma iperespressivo Groot.
Il film scorre veloce tra battute, combattimenti e momenti rivelatori, e James Gunn lo dirige con mano sicura, rendendolo godibile anche per chi non conosce il fumetto da cui è tratto. Gli attori sono brillanti e hanno facce e voci perfette per i rispettivi ruoli, con Chris Pratt che si candida a diventare il nuovo "adorabile spaccone" di Hollywood, Bautista che regala una performance di inatteso spessore comico, e Bradley Cooper (Rocky) e Vin Diesel (Groot) che formano una strana coppia in computer grafica divertente ed efficace. Un po' sottotono rispetto agli altri Zoe Saldana, che paga però anche il minore spessore del suo personaggio.
I Guardiani della Galassia rilegge il genere del cinecomic, creando un ibrido tra il primo Iron Man e la fantascienza anni 80 che non si prende troppo sul serio e risulta originale e godibilissimo per lo spettatore. Per gli appassionati del genere, un appuntamento non perdere.
*** 1/2
Pier
Nessun commento:
Posta un commento