Questa notte, come ogni anno, gli occhi del mondo cinematografico si sposteranno sul Dolby Theatre di Los Angeles per la cerimonia di premiazione della novantatreesima edizione degli Academy Awards.
Il 2024 è stato un altro ottimo anno cinematografico, nonostante l'assenza di "grandi nomi" registici (guardando ai nominati al miglior film, l'unico nome "forte" è quello di Denis Villeneuve). I favoriti sono usciti quasi in toto dai due festival maggiori, Cannes e Venezia, ma hanno anche, per la maggior parte, goduto dei favori del pubblico, portando a casa risultati sostanziosi al box office.
Chi vincerà, quindi? Difficile a dirsi. Salvo qualche premio, la sfida è quantomai incerta, anche a causa del ciclone mediatico che ha investito Emilia Pérez, che per lungo tempo è sembrato il favorito, come riflesso anche dalle 13 nominations ottenute: uscito illeso dalle polemiche di messicani e comunità trans (bellamente ignorate dall'Academy in sede di nomination), è stato forse definitivamente affondato dalle dichiarazioni riemerse dal recente passato della sua protagonista Karla Sofia Gascòn, che a quanto pare riteneva giusto e comprensibile l'omicidio di un uomo inerme.
Ma non divaghiamo! Nonostante l'incertezza, di seguito trovate i pronostici, infallibili come sempre: correte in SNAI, e puntate sull'opposto di quanto scrivo. I film recensiti sul blog sono linkati ogni volta che vengono nominati.
Un anno senza film "di montaggio", ovvero film ipercinetici o con montaggio molto visibile e "premiabile" (come ad esempio Mad Max: Fury Road). Possibile quindi che il premio vada a Sean Baker per Anora, più per inerzia che per reali meriti. La mia scelta ricade invece su Juliette Welfling per Emilia Pérez, film che ha mostrato dei virtuosismi di montaggio più interessanti di altri. Appena dietro, Dávid Jancsó per The Brutalist: un montaggio meno appariscente, ma comunque molto efficace e funzionale alla narrazione.
Pronostico: Sean Baker, Anora
Scelta personale: Juliette Welfling, Emilia Pérez
Miglior fotografia
Un solo nome possibile: Lol Crawley per The Brutalist. Anche Jarin Blaschke meriterebbe per Nosferatu, ma il lavoro di Crawley (con un budget "basso" per la portata monumentale dell'opera) è indimenticabile, e arriva all'interno di un film generalmente più apprezzato dall'Academy. Menzione d'onore per Greig Fraser, sfortunatissimo direttore della fotografia di Dune - Parte 2. In un anno normale, la scena in bianco e nero basterebbe da sola per ritirare la statuetta senza passare dal via: ma questo non è un anno normale. Si rifarà.
Pronostico: Lol Crawley, The Brutalist
Scelta personale: Lol Crawley, The Brutalist
Miglior film d'animazione
Sezione iper competitiva. Flow - Un mondo da salvare, che purtroppo non ho ancora visto, sembra il favorito all'interno di una competizione che negli ultimi anni ha dimostrato di guardare con attenzione a ciò che succede fuori dagli Stati Uniti. La mia scelta personale ricade però su Inside Out 2, il raro sequel in grado di replicare ed espandere il successo artistico dell'originale.
Pronostico: Flow
Scelta personale: Inside Out 2
Miglior attore non protagonista
Pronostico: Sean Baker, Anora
Scelta personale: Juliette Welfling, Emilia Pérez
Miglior fotografia
Un solo nome possibile: Lol Crawley per The Brutalist. Anche Jarin Blaschke meriterebbe per Nosferatu, ma il lavoro di Crawley (con un budget "basso" per la portata monumentale dell'opera) è indimenticabile, e arriva all'interno di un film generalmente più apprezzato dall'Academy. Menzione d'onore per Greig Fraser, sfortunatissimo direttore della fotografia di Dune - Parte 2. In un anno normale, la scena in bianco e nero basterebbe da sola per ritirare la statuetta senza passare dal via: ma questo non è un anno normale. Si rifarà.
Pronostico: Lol Crawley, The Brutalist
Scelta personale: Lol Crawley, The Brutalist
Miglior film d'animazione
Sezione iper competitiva. Flow - Un mondo da salvare, che purtroppo non ho ancora visto, sembra il favorito all'interno di una competizione che negli ultimi anni ha dimostrato di guardare con attenzione a ciò che succede fuori dagli Stati Uniti. La mia scelta personale ricade però su Inside Out 2, il raro sequel in grado di replicare ed espandere il successo artistico dell'originale.
Pronostico: Flow
Scelta personale: Inside Out 2
Miglior attore non protagonista
Una delle sezioni dall'esito più scontato, e non perché non ci siano ottimi candidati: ma Kieran Culkin ha vinto ogni premio possibile, e la sua performance in A Real Pain è caleidoscopica, divertente e straziante allo stesso tempo. Impossibile non premiarlo e impossibile non farsene conquistare.
Pronostico: Kieran Culkin, A Real Pain
Scelta personale: Kieran Culkin, A Real Pain
Miglior attrice non protagonista
Anche qui sembra non esserci storia, con Zoe Saldana uscita indenne dalle polemiche intorno a Emilia Pérez e pronta a portarsi a casa una meritata statuetta. Per quanto sia un grande fan della sua performance (a mio parere è lei la vera protagonista del film), voglio usare la mia scelta personale per mettere in luce una performance sorprendente e passata molto in sordina, quella di Ariana Grande in Wicked: Parte 1.
Anche qui sembra non esserci storia, con Zoe Saldana uscita indenne dalle polemiche intorno a Emilia Pérez e pronta a portarsi a casa una meritata statuetta. Per quanto sia un grande fan della sua performance (a mio parere è lei la vera protagonista del film), voglio usare la mia scelta personale per mettere in luce una performance sorprendente e passata molto in sordina, quella di Ariana Grande in Wicked: Parte 1.
Pronostico: Zoe Saldana, Emilia Pérez
Scelta personale: Ariana Grande, Wicked: Parte 1
Scelta personale: Ariana Grande, Wicked: Parte 1
Miglior sceneggiatura originale
Qui il chiarissimo favorito è Sean Baker per Anora, che però non posso in cuor mio premiare data la presenza di un grosso buco di sceneggiatura e una distonia non pienamente risolta tra le diverse anime del film. La mia scelta personale ricade quindi su Jesse Eisenberg per A Real Pain, bella riflessione sul dolore individuale e collettivo. Menzione speciale per Brady Corbet e Mona Fastvold per The Brutalist, un film di cui non rimane impressa la sceneggiatura, ma che riesce a mantenere alte emozioni e attenzione per più di tre ore: non banale.
Qui il chiarissimo favorito è Sean Baker per Anora, che però non posso in cuor mio premiare data la presenza di un grosso buco di sceneggiatura e una distonia non pienamente risolta tra le diverse anime del film. La mia scelta personale ricade quindi su Jesse Eisenberg per A Real Pain, bella riflessione sul dolore individuale e collettivo. Menzione speciale per Brady Corbet e Mona Fastvold per The Brutalist, un film di cui non rimane impressa la sceneggiatura, ma che riesce a mantenere alte emozioni e attenzione per più di tre ore: non banale.
Pronostico: Sean Baker, Anora
Scelta personale: Jesse Eisenberg, A Real Pain
Miglior sceneggiatura non originale
Sezione molto competitiva, in cui è davvero difficile trovare un chiaro favorito. Avendo vinto i WGA (Writers Guild Awards), il pronostico ricade su RaMell Ross e Joslyn Barnes per I Ragazzi della Nickel, tratto dall'omonimo romanzo premio Pulitzer di Colson Whitehead. La mia scelta personale ricade invece su James Mangold e Jay Cocks per A Complete Unknown, un film classico e mercuriale allo stesso tempo, che continua a scartare di lato come il suo protagonista.
Scelta personale: Jesse Eisenberg, A Real Pain
Miglior sceneggiatura non originale
Sezione molto competitiva, in cui è davvero difficile trovare un chiaro favorito. Avendo vinto i WGA (Writers Guild Awards), il pronostico ricade su RaMell Ross e Joslyn Barnes per I Ragazzi della Nickel, tratto dall'omonimo romanzo premio Pulitzer di Colson Whitehead. La mia scelta personale ricade invece su James Mangold e Jay Cocks per A Complete Unknown, un film classico e mercuriale allo stesso tempo, che continua a scartare di lato come il suo protagonista.
Pronostico: RaMell Ross e Joslyn Barnes, I Ragazzi della Nickel
Scelta personale: James Mangold e Jay Cocks, A Complete Unknown
Scelta personale: James Mangold e Jay Cocks, A Complete Unknown
Miglior attrice protagonista
Qui la favorita sembra essere Demi Moore per The Substance, la classica storia di rinascita di una carriera che a Hollywood piace premiare. La mia scelta personale ricade invece su Fernanda Torres, anima silenziosa ma estremamente eloquente di Io Sono Ancora Qui, forse la più bella sorpresa (non in termini di valore, ma in termini di riconoscimento crescente) di questa stagione dei premi.
Pronostico: Demi Moore, The Substance
Scelta personale: Fernanda Torres, Io Sono Ancora Qui
Scelta personale: Fernanda Torres, Io Sono Ancora Qui
Miglior attore protagonista
Adrien Brody sembrava il favorito grazie alla sua performance eccezionale in The Brutalist. Sembrava, appunto, perché dal nulla ai SAG (Screen Actors Guild) Awards è comparso Timothée Chalamet che con il suo Bob Dylan di A Complete Unknown ha vinto il premio conferito dai suoi colleghi e ha rimesso tutto in discussione. Penso vincerà Brody, dato che l'Academy raramente premia i giovani. E su Brody ricade anche la mia scelta personale, anche se anche Chalamet meriterebbe la vittoria.
Adrien Brody sembrava il favorito grazie alla sua performance eccezionale in The Brutalist. Sembrava, appunto, perché dal nulla ai SAG (Screen Actors Guild) Awards è comparso Timothée Chalamet che con il suo Bob Dylan di A Complete Unknown ha vinto il premio conferito dai suoi colleghi e ha rimesso tutto in discussione. Penso vincerà Brody, dato che l'Academy raramente premia i giovani. E su Brody ricade anche la mia scelta personale, anche se anche Chalamet meriterebbe la vittoria.
Pronostico: Adrien Brody, The Brutalist
Scelta personale: Adrien Brody, The Brutalist
Miglior regia
Se esistesse giustizia a questo mondo, questo premio sarebbe già assegnato a Brady Corbet fin dal debutto di The Brutalist alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma dato che viviamo in un mondo ingiusto, fatto di colleghi invidiosi, questo premio finirà a Sean Baker per l'ottimo ma non memorabile lavoro fatto su Anora.
Pronostico: Sean Baker, Anora
Scelta personale: Brady Corbet, The Brutalist
Scelta personale: Adrien Brody, The Brutalist
Miglior regia
Se esistesse giustizia a questo mondo, questo premio sarebbe già assegnato a Brady Corbet fin dal debutto di The Brutalist alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma dato che viviamo in un mondo ingiusto, fatto di colleghi invidiosi, questo premio finirà a Sean Baker per l'ottimo ma non memorabile lavoro fatto su Anora.
Pronostico: Sean Baker, Anora
Scelta personale: Brady Corbet, The Brutalist
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"Raccontare un intero film con una sola immagine nei primi minuti": olio su tela, Brady Corbet |
Qui i pronostici impazzano, e nessuno sa veramente come finirà. Si parla di Anora, ovviamente, ma anche di Conclave, A Complete Unknown e persino Io Sono Ancora Qui. L'incertezza, insomma, regna sovrana, e il sistema di voto dell'Academy per il miglior film (diverso da quello degli altri premi) tende a premiare il film meno polarizzante, quello che non ha necessariamente entusiasmato tutti ma ha scontentato meno persone possibili. Per questo credo che il thriller manicheo ma molto efficace di Conclave possa alla fine prevalere. La mia scelta personale ricade invece su The Brutalist, il miglior film della stagione cinematografica che si conclude questa notte.
Pronostico: Conclave
Scelta personale: The Brutalist
Che aspettate? Correte in sala scommesse!
Pier