sabato 8 febbraio 2020

Oscar 2020 - I pronostici

Questa notte, come ogni anno, gli occhi del mondo cinematografico si sposteranno sul Dolby Theatre di Los Angeles per la cerimonia di premiazione della novantaduesima edizione degli Academy Awards. 

Se lo scorso anno aveva segnato un trionfo assoluto per la Mostra Cinematografica di Venezia, presente con ben 39 nomination tra concorso e fuori concorso contro le 13 di Cannes, quest'anno la situazione sembra essersi equilibrata, grazie all'inaspettato (e meritato) successo di Parasite: 18 nomination a testa per i due maggiori festival europei.

Come ogni anno, Filmora vi propone i suoi pronostici, accompagnati dalle scelte personali della Redazione (ovvero, le mie): sarà questo l'anno in cui l'Academy si deciderà ad ascolarmi? Ne dubito, ma sperare non costa nulla. 

Pronti? Iniziamo!



Miglior montaggio
Quando un film con un montatore qualunque incontra un film montato da Thelma Shoonmaker, il film con il montatore qualunque è un film morto. Leggenda vivente, collaboratrice storica di Scorsese, la Shoonmaker ha sfoderato l'ennesimo capolavoro della sua arte, la scrittura per immagini, con The IrishmanSembra lei la chiara favorita, con Yang Jinmo per Parasite come possibile sorpresa. Su di lei ricade anche la mia scelta personale, con il sottovalutatissimo lavoro di Jeff Groth su Joker come secondo classificato. 

Pronostico: Thelma Schoonmaker, The Irishman

Scelta personale: Thelma Schoonmaker, The Irishman


Miglior fotografia
Un anno ipercompetitivo, con tutti i candidati che hanno ottime ragioni per reclamare la statuetta. Tuttavia, sembra impossibile che non vinca Roger Deakins, uno dei più grandi direttori della fotografia in attività, recordman di nomination per la categoria ma con una sola vittoria (per Blade Runner 2049). Il suo lavoro su 1917 è magistrale, ed è di fatto l'unica anima di un racconto che vive e muore con le sue immagini. Su di lui ricade anche la mia scelta personale, anche se sia Jarin Blaschke (The Lighthouse) che Robert Richardson (C'era una volta a Hollywood) hanno conquistato il mio cuore.

Pronostico: Roger Deakins, 1917
Scelta personale: Roger Deakins, 1917


Miglior film d'animazione
Da grande fan della Pixar, faccio fatica a non indicare Toy Story 4 come mio film preferito: un colpo al cuore quando nessuno se lo aspettava, l'ennesimo capitolo di risate e commozione regalato dalla casa della Lampada. Tuttavia, nonostante veda Toy Story 4 come il favorito, quest'anno la mia preferenza cade su Klaus (produzione Netflix)una splendida favola, una storia di amicizia, ma soprattutto un film che sperimenta nuove tecniche di animazione, aprendo nuove possibilità per il futuro di un mezzo in continua evoluzione.

PronosticoToy Story 4
Scelta personale: Klaus


Miglior attore non protagonista
Se ci fosse giustizia, dovrebbe vincere Joe Pesci: la sua interpretazione in The Irishman è clamorosa per intensità e profondità, ed è l'esatto opposto dei personaggi sopra le righe che ha sempre interpretato in carriera. Tuttavia, il destino di questa categoria è già scritto: sarà Brad Pitt, splendido (in tutti sensi) interprete di C'era una volta a Hollywoodad aggiudicarsi la statuetta. E Pitt lo merita, sia per l'interpretazione in sé, sia come giusto risarcimento per una carriera troppo spesso sottovalutata, vittima della sua bellezza come già Paul Newman e Robert Redford prima di lui.

Pronostico: Brad Pitt, C'era una volta a Hollywood

Scelta personale: Joe Pesci, The Irishman


Miglior attrice non protagonista
La favorita è senza ombra di dubbio Laura Dern, esilarante avvocatessa senza scrupoli in Storia di un matrimonioTuttavia, la mia preferenza personale va alla sua "assistita" nel medesimo film, Scarlett Johansson, per la sua sorprendente prova in JoJo Rabbit, dove interpreta un ruolo caleidoscopico per emozioni e sfaccettature.

Pronostico: Laura Dern, Storia di un matrimonio
Scelta personale: Scarlett Johansson, JoJo Rabbit


Le due contendenti in Storia di un matrimonio
Miglior sceneggiatura originale
Qui il favorito sembra, eccezionalmente, Parasite: raramente un film straniero si aggiudica il premio per la sceneggiatura, ma la vittoria ai Writers Guild Awards lo impone come favorito di categoria. Knives Out sarebbe una bellissima ma improbabile sorpresa, e Tarantino non è mai da sottovalutare, ma Bong Joon Ho e Han Jin Won dovrebbero aggiudicarsi la statuetta. Su di loro ricade anche la mia preferenza personale.

Pronostico: Parasite
Scelta personale: Parasite


Miglior sceneggiatura non originale
Greta Gerwig sembra la netta favorita con Piccole donnegrazie alla sua reinvenzione e rilettura di un classico che non sembrava aver più nulla da dire. Nonostante abbia molto apprezzato il lavoro della Gerwig, la mia scelta personale ricade forse su JoJo Rabbit, che mi ha toccato maggiormente il cuore.

Pronostico: Piccole donne
Scelta personale: JoJo Rabbit


Miglior attrice protagonista
Renée Zellweger che si aggiudicherà la statuetta per la sua interpretazione di Judy Garland. Ammetto di essere prevenuto contro la Zellweger, attrice che detesto e che mi provoca un'irritazione quasi fisica, al punto che mi sono rifiutato di vedere Judy. La mia scelta personale non può quindi ricadere su di lei, e va quindi (ancora una volta) a Scarlett Johansson, anche perché sarebbe scandaloso rimanesse a mani vuote dopo due interpretazioni come quelle offerte in  JoJo Rabbit e Storia di un matrimonio.

Pronostico: Renée Zellweger, Judy
Scelta personale: Scarlett Johansson, Storia di un matrimonio


Miglior attore protagonista
Un solo nome: Joaquin Phoenix. Non solo la sua interpretazione in Joker è trascendente, dionisiaca, ipnotica, ma Phoenix merita questo riconoscimento da anni, dato che parliamo di uno degli attori più brillanti ed eclettici della sua generazione. Adam Driver è l'unico che potrebbe impensierirlo, ma è davvero un'ipotesi molto, molto, molto remota. Se non si fosse capito, Phoenix si aggiudica anche la mia preferenza personale.
Pronostico: Joaquin Phoenix, Joker
Scelta personale: Joaquin Phoenix, Joker


"Ah, ho vinto?"
Miglior regia
Sembra incredibile, ma pare che anche quest'anno Quentin Tarantino riuscirà a non vincere la statuetta come miglior regista. Piaccia o non piaccia, Tarantino è uno dei cineasti più originali e influenti degli ultimi 30 anni, eppure l'Academy continua pervicacemente a ignorarlo, nonostante con C'era una volta a Hollywood abbia firmato il suo film forse più personale e autoriale. Come se non bastasse, sembra che l'Academy non lo snobberà per un mostro sacro come Scorsese (che dovrebbe vincere ogni premio sulla faccia della Terra, ma non vincerà perché non ne ha bisogno) o per la grande sorpresa di Parasitema per quel capolavoro di tecnica e di vacuità narrativa che è 1917. Il lavoro di Mendes è senza dubbio strabiliante a livello visivo, ma viene da chiedersi quanto ci sia del regista una volta tolti gli effetti speciali e la fotografia di Deakins. Tarantino, snobbato dall'Academy, dovrà accontentarsi della mia preferenza personale.

Pronostico: Sam Mendes, 1917
Scelta personale: Quentin Tarantino, C'era una volta a Hollywood


Miglior film
Se la vittoria di 1917 per la miglior regia ci può stare, quella per miglior film lascerebbe perplessi vista la concorrenza. Il suo avversario principale sembra essere Parasitesenza dubbio molto più meritevole, ma un film straniero non ha mai vinto l'Oscar per il miglior film in novant'anni di storia dell'Academy. Potrebbe essere la volta buona? In un momento di insensato ottimismo, dico di sì, e indico Parasite come favorito. La mia scelta personale, dopo lunga esitazione, ricade su The Irishman, con JokerParasite e Tarantino appena dietro.

Pronostico: Parasite
Scelta personale: The Irishman


Questo è tutto. Cosa aspettate? Correte in sala scommesse!

Pier

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