Il western non è morto, viva il western!
Appaloosa è un film d'altri tempi, un western classico, fatto di paesaggi e lunghe cavalcate, in cui lo scontro verbale è preferito a quello con le armi, che pure arriva nel più classico dei mezzogiorni di fuoco.
Ed Harris racconta la storia di due avventurieri, Virgil Cole e Everett Hitch, che si guadagnano da vivere riportando l'ordine nelle città oppresse dai fuorilegge. Sono diretti ad Appaloosa, una piccola cittadina nel New Mexico tenuta sotto scacco da Randall Bragg, ranchero col grilletto e la parlantina facile. Cole e Hitch vengono ingaggiati per difendere la città e assicurare Bragg alla giustizia. Tutto sembra procedere per il meglio, ma l'arrivo della maliziosa signorina French sconvolgerà le regole del gioco.
La regia è quanto di meglio si possa desiderare se amate i western di John Ford: grande cura nella composizione dell'inquadratura, molti primi piani che si alternano con paesaggi sconfinati e selvaggi.
Ottima anche la composizione del cast: Jeremy Irons è un perfetto villain, Ed Harris con un solo sguardo riesce a comunicare tutto quello che l'orgoglio gli impedisce di dire.
Un discorso a parte va fatto per Viggo Mortensen, che conferma di essere uno dei migliori attori emersi negli ultimi anni. La sua interpretazione dell'eroe classico, pronto a sacrificarsi per l'amico, è esemplare per espressività e intensità.
Unico neo, ma ammetto di essere prevenuto, la presenza di Renee Zellweger, con la solita interpretazione tutta smorfie e moine che proprio non riesco a sopportare.
Ed Harris riporta in vita personaggi e mondi che sembravano perduti per sempre, regalandoci, ancora una volta, un eroe solitario che cavalca lentamente verso il tramonto.
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Pier
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