sabato 1 febbraio 2025

Io Sono Ancora Qui (In Pillole #32)

Il potere della memoria


Il film racconta una storia vera - quella del desaparecido Rubens Paiva, fatto sparire dalla dittatura brasiliana negli anni Settanta - adottando il punto di vista di sua moglie, anche se il romanzo da cui è tratto è stato scritto dal figlio Marcelo, che però proprio a sua madre ha riservato un ruolo da protagonista.

Salles inizia il film con un lungo racconto di quotidianità, vibrante di luci, colore, risate, e amore. Il regista tratteggia uno splendido ritratto di famiglia, che ci fa affezionare ai protagonisti e rende ancora più straziante la seconda parte: il momento del rapimento, ma soprattutto il vuoto, l'assenza, che prende corpo e diventa inesorabilmente presente proprio per contrasto con la prima parte, in cui tutto ciò che ora è vuoto e silenzioso era pieno - di persone, di sogni, di vita. 

Io non sono qui racconta alla perfezione l'incertezza dilaniante di chi aspetta, chi rimane indietro ad attendere un ritorno che potrebbe non arrivare mai. Fernanda Torres è superba nel ruolo della protagonista, cui dona una forza silenziosa e una dignità potente che danno i brividi in numerose scene. La sua nomination agli Oscar, arrivata forse un po' a sorpresa, è pienamente meritata.

Il film risulta forse un po' sfilacciato sul finale, dove l'economia narrativa e la potenza drammatica vengono un po' sacrificate sull'altare del completismo e del voler raccontare tutta la storia fino alla fine, firmacopie del libro di Marcelo Paiva incluso. Resta comunque un ottimo film militante, un documento storico ed emozionale che ci racconta orrori passati ma ancora tristemente attuali per chi si trova a vivere immerso in guerre e stragi.

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Pier