E anche quest'anno siamo arrivati alla fine della Mostra del Cinema. Le maschere festeggiano, i chioschi sbaraccano, e i giornalisti si preparano per il gran finale, prima di lasciare il Lido per altri lidi.
È stata una Mostra molto interessante, in cui quasi tutti i film hanno messo d'accordo sia il pubblico che la critica, e in cui i picchi negativi sono stati ancora più ridotti che nello scorso anno.
Di seguito i pronostici, quasi sicuramente sbagliati, per il Leone d'Oro e gli altri premi, corredati come sempre dalle mie preferenze personali.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Competizione molto accesa quest'anno, con molti film che hanno lanciato giovani attori molto promettenti. Le favorite sembrano essere Raffey Cassidy, che in Vox Lux interpreta la giovane popstar Celeste, e l'italoirlandese Aisling Franciosi, già vista brevemente in Game of Thrones, protagonista indiscussa del potente revenge movie The Nightingale. Più staccate gli altri possibili candidati, anche se Yalitza Aparicio, attrice non professionista protagonista di ROMA, ha conquistato molti cuori. Penso che alla fine si imporrà la Franciosi, autrice di una performance davvero potente, cui va anche la mia preferenza personale.
Pronostico: Aisling Franciosi, The Nightingale
Scelta personale: Aisling Franciosi, The Nightingale
Coppa Volpi maschile
Sfida accesissima, con i protagonisti di Sisters Brothers che sarebbero i favoriti se non fosse per le voci di corridoio, che danno la Biennale restia ad autorizzare una nuova Coppa Volpi di coppia dopo quella concessa per The Master, peraltro proprio a Joaquin Phoenix. Risalgono quindi le quotazioni di altri attori, e in particolare di Ryan Gosling (First Man) e Willem Defoe (At Eternity's Gate). Punto su Gosling per il pronostico, mentre la mia preferenza personale, in barba alle voci di corridoio, va ai protagonisti di Sisters Brothers.
Pronostico: Ryan Gosling, First Man
Scelta personale: Joaquin Phoenix e John C. Reilly, The Sisters Brothers
Coppa Volpi femminile
Come lo scorso anno, la sfida è agguerritissima, con le protagoniste di The Favourite
tutte papabili vincitrici, con Olivia Colman favorita tra di loro sia per la precedente vittoria di Emma Stone (con La La Land), sia perché la sua parte è quella centrale allo splendido film di Lanthimos. Aisling Franciosi rischia di essere penalizzata dalla giovane età, e Natalie Portman (Vox Lux) dalle stesse ragioni che penalizzano la Stone. Tra le possibili sorprese Yalitza Aparicio (ROMA), che però sarebbe una scelta davvero azzardata, e la Tilda Swinton di Suspira, dove interpreta tre parti, compresa quella di un uomo.
Per il pronostico dico Colman, mentre la mia preferenza personale va a tutto il cast di The Favourite.
Pronostico: Olivia Colman, The Favourite
Scelta personale: Olivia Colman, Rachel Weisz, ed Emma Stone, The Favourite
Osella per la miglior sceneggiatura
Qui il favorito sembra essere Doubles Vies di Assayas, fatto di una serie di dialoghi davvero travolgenti per profondità e ritmo. La mia preferenza personale va però a Deborah Davis e Tony McNamara, autori di The Favourite.
Pronostico: Doubles Vies
Scelta personale: The Favourite
Gran Premio della Giuria
Vox Lux, che pure sarebbe un buon candidato, pare non essere piaciuto alla giuria presieduta da Guillermo del Toro. Ecco quindi emergere con prepotenza la candidatura di Opera senza autore, film dell'autore de Le vite degli altri, Florian Henckel von Donnersmarck, che è piaciuto moltissimo al pubblico. von Donnersmarck si aggiudica quindi il mio pronostico, mentre il mio voto personale va a Vox Lux, opera seconda imperfetta ma di grande potenza e ambizione di Brady Corbet.
Pronostico: Opera senza autore
Scelta personale: Vox Lux
Leone d'Argento (Miglior Regia)
Se Del Toro non fosse presidente di giuria, ROMA sarebbe forse il favorito per la vittoria finale. Possibile però che la Biennale consigli a Del Toro di assegnare al film dell'amico Cuarón un premio minore, memore delle polemiche del 2010 quando Quentin Tarantino assegnò il Leone al men che mediocre Somewhere di Sofia Coppola, sua ex fidanzata. Ecco quindi perché Cuarón potrebbe essere il favorito per la corsa alla miglior regia. Il mio voto personale va a Yorgos Lanthimos, sia per aver realizzato il miglior film in costume dai tempi di Barry Lyndon, sia per aver dimostrato di saper girare un film profondamente diverso da quelli che lo hanno consacrato.
Pronostico: Alfonso Cuarón, ROMA
Scelta personale: Yorgos Lanthimos, The Favourite
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa, senza un chiaro favorito, e pronostico quindi davvero difficile. Suspiria potrebbe essere una possibile sorpresa, così come What you are going to do when the world is on fire? di Minervini. Il mio pronostico ricade però su The Sisters Brothers di Jacques Audiard, film di genere ma anche storia universale che ha il potenziale per piacere a una giuria variegata come quella di quest'anno. La mia scelta personale va invece a un film che non è quello che mi è piaciuto di più, ma quello cui mi sono ritrovato a pensare più spesso dopo la proiezione, ovvero Zan di Tsukamoto: un film che racconta la fine di un'epoca e di un sistema di valori attraverso una storia solo all'apparenza semplice, ma in realtà dotata di molteplici livelli di lettura e di una raffinatezza narrativa di altissimo livello; un film, in sintesi, che coniuga forse meglio di altri la dimensione artistica e quella commerciale del cinema, e che quindi potrebbe essere apprezzato dalla giuria.
Pronostico: The Sisters Brothers
Scelta personale: Zan (Killing)
È tutto per quest'anno, ci risentiamo per l'edizione 2019.
Pier
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