lunedì 3 gennaio 2011

American Life

Ironia e verità



Burt e Verona sono una coppia trentenne in procinto di avere una figlia. Si sono da poco trasferiti nella città dove vivono i genitori di lui, convinti che saranno felici di dare loro una mano con la bambina. Scoprono invece che i due sono in procinto di partire per il Belgio, e che dunque non saranno al loro fianco al momento del parto. Dopo l'iniziale scoramento decidono di partire e di andare in tutte le città in cui hanno amici e parenti per individuare quella dove stabilirsi e far nascere la figlia. Il viaggio si rivelerà però più complesso del previsto.

Sam Mendes torna ad occuparsi del suo tema preferito, gli scheletri nell'armadio della famiglia media americana, ma lo fa con un taglio decisamente diverso rispetto ad American Beauty o Revolutionary Road. Il viaggio di Burt e Verona viene analizzato con toni da commedia malinconica, una sorta di moderna Odissea in cui i vari incontri fatti serviranno alla giovane coppia per capire qualcosa di più sul mondo e su loro stessi.
Ogni episodio ci presenta una famiglia diversa, ma ugualmente problematica, e spesso incapace di affrontare i propri problemi in modo costruttivo. I vari incontri rappresentano però anche un aspetto della vita di coppia di Burt e Verona, un elemento della loro vita cui non avevano mai prestato veramente attenzione, e che viene riportato a galla dall'incontro-scontro con amici e parenti. Gli episodi migliori sono le tappe di Montreal, Madison e Miami, in cui il mix di divertimento e commozione raggiunge un equilibrio perfetto, soprattutto durante l'incontro in Canada con i vecchi amici del college.

Il cast si compone di attori poco noti ma bravissimi, supportati da colleghi più celebri come Jeff Daniels e Maggie Gyllenhaal impegnati in splendidi camei. La regia è secca e nervosa, meno costruita ed elaborata dei precedenti film di Mendes, ma più attenta alle emozioni dei protagonisti, spesso ritratti in primo o primissimo piano, i cui visi vengono scandagliati minuziosamente in ogni minuto del film.
Il viaggio di Burt e Verona diventa infatti fin da subito un viaggio alla ricerca del significato di essere genitori, e ogni incontro li aiuta a comprendere che la famiglia perfetta non esiste, e che anche quelle che lo sembrano, infatti, hanno qualcosa da nascondere. Ciò che rende una famiglia speciale sono il desiderio e la volontà di essere felici insieme, la vera malta-sciroppo d'acero in grado di tenere insieme i mattoni della coppia.

Sam Mendes firma un film delicato che riesce a essere divertente e toccante senza essere sdolcinato, e che ha il solo difetto di dilungarsi un po' troppo su alcuni passaggi. Protagonisti meravigliosamente veri e personaggi di contorno esemplari contribuiscono a fare di American Life un film in grado di dialogare con tutti gli spettatori, facendo sì che il viaggio di Burt e Verona diventi anche il loro.

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Pier

2 commenti:

  1. Jeff Daniels non Bridges :D
    concordo comunque. gran bel film.
    un Mendes atipico che abbandona il 'freddo' asettico di American Beauty ed Era mio padre, per un po' di 'calore' emotivo.
    peccato per i soliti suicidi distributivi e la promozione prossima a zero..

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  2. Ops, errore mio, corretto. ;-)

    Concordo sul suicidio distributivo-promozionale, film che ho notato solo perchè era all'Apollo.

    Davvero una bella sorpresa.

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