domenica 22 novembre 2009

Segreti di Famiglia

Brillante quanto "Tetro" ritorno del maestro Italo-Americano


E' datato 1997, L'uomo della pioggia, l'ultimo film degno di nota di un grande maestro del cinema americano come Francis Ford Coppola. Tra aziende vinicole in California e alberghi sparsi qua e la per il mondo, Coppola negli ultimi anni si è un pò perso cinematograficamente, utilizzando la pellicola più come hobby che come passione e mestiere. E i risultati si sono visti.

Tuttavia, il nuovo film Segreti di famiglia, per quanto diverso dai suoi grandi classici, sancisce il ritorno di un regista che non serve raccontare. Benjamin arriva a Buenos Aires con l'obiettivo di trovare suo fratello Angelo, scappato da New York e dalla sua famiglia molti anni prima. Il loro incontro è spinoso e pieno d'astio, sopratutto a causa di Angelo, conosciuto nella città Argentina come Tetro, che non vuole avere più niente a che fare con i suoi trascorsi familiari ma, nonostante la nuova vita costruitasi, l'apparizione del fratello lo costringerà a fare i conti con quei fantasmi che era riuscito fino ad allora a tenere chiusi nell' armadio (valigia).

E' il film più autobiografico di Coppola, splendido nel raccontare torbidi segreti e astiose rivalità familiari attraverso una tanto perfetta quanto geniale fotografia, che utilizza il colore in modo inverso (bianco e nero per raccontare il presente e a colori per raccontare il passato), e una musica spagnoleggiante che tanto fa ricordare i film di Almodovar (la presenza di Carmen Maura non è un caso). La trama è intricata ma appassionante, molti degli attori sono alle prime armi ma perfetti (fra tutti Vincent Gallo che ha vinto lo spareggio con Matt Dillon), l'atmosfera è a tratti cupa e a tratti giocosa, la sceneggiatura tagliente ed efficace e il dramma o colpo di scena si nasconde sempre inaspettatamente dietro l'angolo.

Un film di rara bellezza per il suo impatto visivo ed emozionale, un piccolo gioiello che Coppola può aggiungere al suo già ricco portafoglio di capolavori.

****
Alessandro

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