Dillinger Secondo Mann
"Nemico pubblico" è il 18° film che ripercorre le ultime vicende della vita del rapinatore di banche John Dillinger. La struttura narrativa è tipica dei film di Mann dove il "buono", in questo caso Purvis, insegue il "cattivo", Dillinger, attraverso una caccia all'uomo che diventa il punto centrale del film. I due personaggi sono presentati nelle prime due scene, il capitano, come freddo poliziotto ambiguo e non del tutto comprensibile, il criminale, come un Robin Hood moderno che ruba alle banche ricche e cancella i debiti ai poveri.
A differenza dei film precedenti, Mann analizza freddamente i fatti , cercando di ricostruire chirurgicamente le vicende, i personaggi e le scene. Dillinger non viene presentato come un eroe, così come accadeva nei film precedenti (penso al film del '73 di Milius), ma raccontato con lo sguardo del cronista che non lascia trasparire nè simpatie e nè favoritismi.
La regia è da scuola di cinema, alcune scene, in particolare quella dello chalet nel Wisconsin e quella conclusiva, sono da brividi, l'accompagnamento sonoro è da Oscar e le ricustruzioni scenografiche e di scena da maestro del cinema; tuttavia, proprio questa esigenza, quasi "giornalistica", di ricostruzione dei fatti appesantisce il film e lo rende lento per buona parte della sua durata. I due attori sembrano scollegati dal loro ruolo e, se da una parte Bale non riesce a dare nè spessore nè personalità al suo personaggio, Depp si conferma attore poco polivalente, che non entusiasma senza il suo classico tocco comico goticheggiante.
Il film è assolutamente da vedere, ma se ci si aspetta un nuovo "Insider", "Heat - la sfida", "L'ultimo dei Mohicani" o "Manhunter", si rimane fortemente delusi.
***
Alessandro
"Nemico pubblico" è il 18° film che ripercorre le ultime vicende della vita del rapinatore di banche John Dillinger. La struttura narrativa è tipica dei film di Mann dove il "buono", in questo caso Purvis, insegue il "cattivo", Dillinger, attraverso una caccia all'uomo che diventa il punto centrale del film. I due personaggi sono presentati nelle prime due scene, il capitano, come freddo poliziotto ambiguo e non del tutto comprensibile, il criminale, come un Robin Hood moderno che ruba alle banche ricche e cancella i debiti ai poveri.
A differenza dei film precedenti, Mann analizza freddamente i fatti , cercando di ricostruire chirurgicamente le vicende, i personaggi e le scene. Dillinger non viene presentato come un eroe, così come accadeva nei film precedenti (penso al film del '73 di Milius), ma raccontato con lo sguardo del cronista che non lascia trasparire nè simpatie e nè favoritismi.
La regia è da scuola di cinema, alcune scene, in particolare quella dello chalet nel Wisconsin e quella conclusiva, sono da brividi, l'accompagnamento sonoro è da Oscar e le ricustruzioni scenografiche e di scena da maestro del cinema; tuttavia, proprio questa esigenza, quasi "giornalistica", di ricostruzione dei fatti appesantisce il film e lo rende lento per buona parte della sua durata. I due attori sembrano scollegati dal loro ruolo e, se da una parte Bale non riesce a dare nè spessore nè personalità al suo personaggio, Depp si conferma attore poco polivalente, che non entusiasma senza il suo classico tocco comico goticheggiante.
Il film è assolutamente da vedere, ma se ci si aspetta un nuovo "Insider", "Heat - la sfida", "L'ultimo dei Mohicani" o "Manhunter", si rimane fortemente delusi.
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Alessandro
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