Anche quest'anno siamo giunti al termine della Mostra del Cinema, tra biciclette, caffè di corsa, e maître à penser in panama bianco: una Mostra che, nonostante lo sciopero di Hollywood, è riuscita ad andare in scena senza quasi nessun cambio di programma. finalmente tornata alla normalità, con sale piene, dibattiti in coda, feste, biciclette, e panama bianchi. Il programma è stato molto ricco e variegato, e ancora una volta non si possono che fare i complimenti ad Alberto Barbera: speriamo vivamente non sia giunto al suo penultimo o addirittura ultimo anno.
È stata una Mostra in cui ha trionfato il bianco e nero, scelto da tantissimi film, da El Conde a Maestro, passando per The Theory of Everything, Green Border e Poor Things (quest'ultimo solo in parte). È stata anche una mostra di biografie (Leonard Bernstein e Felicia Montealegre, Priscilla Presley, Enzo Ferrari, Isabelle Wilkinson, Pinochet, Salvatore Todaro) e con molti film di tema politico, che sia passato (El Conde, Bastarden, Lubo), presente (Green Border) o futuro (La Bête).Qui trovate un elenco, con voti, dei film visti. Di seguito, invece, trovate i pronostici, quasi sicuramente sbagliati, per il Leone d'Oro e gli altri premi, corredati come sempre dalle mie preferenze personali.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Sembra esserci solo un giovane attore che si è distinto al punto di meritare il premio dedicato alla memoria del grande Marcello Mastroianni: è Seydou Sarr, giovane e carismatico protagonista di Io Capitano, il film di Matteo Garrone.
Pronostico: Seydou Sarr, Io Capitano
Scelta personale: Seydou Sarr, Io Capitano
Coppa Volpi maschile
Sfida combattuta, con nomi forti: dall'Adam Driver di Ferrari (con buona pace di Favino) al Mads Mikkelsen di Bastarden, passando per Bradley Cooper in Maestro e Caleb Landry Jones di Dogman. Sul suo dolente antieroe canino ricade il mio pronostico, mentre la mia scelta personale va a Mads Mikkelsen, splendido contadino testardo.
Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Sembra esserci solo un giovane attore che si è distinto al punto di meritare il premio dedicato alla memoria del grande Marcello Mastroianni: è Seydou Sarr, giovane e carismatico protagonista di Io Capitano, il film di Matteo Garrone.
Pronostico: Seydou Sarr, Io Capitano
Scelta personale: Seydou Sarr, Io Capitano
Coppa Volpi maschile
Sfida combattuta, con nomi forti: dall'Adam Driver di Ferrari (con buona pace di Favino) al Mads Mikkelsen di Bastarden, passando per Bradley Cooper in Maestro e Caleb Landry Jones di Dogman. Sul suo dolente antieroe canino ricade il mio pronostico, mentre la mia scelta personale va a Mads Mikkelsen, splendido contadino testardo.
Pronostico: Caleb Landry Jones, Dogman
Scelta personale: Mads Mikkelsen, Bastarden
Coppa Volpi femminile
La coppa, in questo caso, dovrebbe andare a Emma Stone, la cui performance in Poor Things è una di quelle che gli anglosassoni chiamano for the ages, destinata a rimanere nella storia. Ma Emma Stone ha già vinto la Coppa per La La Land, e il film di Lanthimos è papabile per la vittoria del Leone d'Oro, che solitamente preclude altri premi. Il pronostico ricade quindi sulla bravissima Carey Mulligan, che domina la scena e offre una performance intensa e viva in Maestro.
Gran Premio della Giuria
Il favorito per il secondo premio più importante sembrerebbe Ryūsuke Hamaguchi e la sua favola (nera? Il finale desta ancora interrogativi a giorni dalla visione) ecologista Evil Does Not Exist, lirico e potente al tempo stesso. Su di lui ricade anche la mia scelta personale, anche se fino all'ultimo ho esitato con The Theory of Everything, una bellissima sorpresa ingiustamente snobbata da molti critici.
Pronostico: Evil Does Not Exist
Scelta personale: Evil Does Not Exist
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa e incerta: se ci fosse giustizia dovrebbe trionfare Poor Things, l'unico film che ha unanimemente entusiasmato pubblico e critica, in cui tutto, dalla recitazione alla fotografia, passando per la scrittura, è semplicemente perfetto. Tuttavia, sembra poco nelle corde di Damien Chazelle e soci (anche se, forse, Jane Campion...) e, soprattutto, potrebbe soffrire la classica sindrome del film "che non ha bisogno di vincere." Ecco allora che il favorito, silenziosamente, potrebbe diventare quell'Odissea moderna, quel viaggio sospeso tra l'atroce realtà e il sogno che è Io Capitano di Matteo Garrone, riportando così il Leone d'Oro in Italia 10 anni dopo Sacro GRA.
Scelta personale: Mads Mikkelsen, Bastarden
Coppa Volpi femminile
La coppa, in questo caso, dovrebbe andare a Emma Stone, la cui performance in Poor Things è una di quelle che gli anglosassoni chiamano for the ages, destinata a rimanere nella storia. Ma Emma Stone ha già vinto la Coppa per La La Land, e il film di Lanthimos è papabile per la vittoria del Leone d'Oro, che solitamente preclude altri premi. Il pronostico ricade quindi sulla bravissima Carey Mulligan, che domina la scena e offre una performance intensa e viva in Maestro.
Pronostico: Carey Mulligan, Maestro
Scelta personale: Emma Stone, Poor Things
Scelta personale: Emma Stone, Poor Things
Leone d'Argento (Miglior Regia)
Con Green Border, Agnieszka Holland ha realizzato un film autoriale ma dai fortissimi contenuti sociali: su di lei ricade il mio pronostico. La mia scelta personale va invece a Nikolaj Arcel e alle splendide immagini crepuscolari, girate interamente in luce naturale, del suo Bastarden.
Con Green Border, Agnieszka Holland ha realizzato un film autoriale ma dai fortissimi contenuti sociali: su di lei ricade il mio pronostico. La mia scelta personale va invece a Nikolaj Arcel e alle splendide immagini crepuscolari, girate interamente in luce naturale, del suo Bastarden.
Pronostico: Agnieszka Holland, Green Border
Scelta personale: Nikolaj Arcel, Bastarden
Scelta personale: Nikolaj Arcel, Bastarden
Gran Premio della Giuria
Il favorito per il secondo premio più importante sembrerebbe Ryūsuke Hamaguchi e la sua favola (nera? Il finale desta ancora interrogativi a giorni dalla visione) ecologista Evil Does Not Exist, lirico e potente al tempo stesso. Su di lui ricade anche la mia scelta personale, anche se fino all'ultimo ho esitato con The Theory of Everything, una bellissima sorpresa ingiustamente snobbata da molti critici.
Pronostico: Evil Does Not Exist
Scelta personale: Evil Does Not Exist
Leone d'Oro
Sfida davvero accesa e incerta: se ci fosse giustizia dovrebbe trionfare Poor Things, l'unico film che ha unanimemente entusiasmato pubblico e critica, in cui tutto, dalla recitazione alla fotografia, passando per la scrittura, è semplicemente perfetto. Tuttavia, sembra poco nelle corde di Damien Chazelle e soci (anche se, forse, Jane Campion...) e, soprattutto, potrebbe soffrire la classica sindrome del film "che non ha bisogno di vincere." Ecco allora che il favorito, silenziosamente, potrebbe diventare quell'Odissea moderna, quel viaggio sospeso tra l'atroce realtà e il sogno che è Io Capitano di Matteo Garrone, riportando così il Leone d'Oro in Italia 10 anni dopo Sacro GRA.
Pronostico: Io Capitano
Scelta personale: Poor Things
È tutto anche per quest'anno. Correte in SNAI a scommettere sull'opposto dei miei pronostici, e noi risentiamo per l'edizione 2024.
Pier
Scelta personale: Poor Things
È tutto anche per quest'anno. Correte in SNAI a scommettere sull'opposto dei miei pronostici, e noi risentiamo per l'edizione 2024.
Pier
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