sabato 31 agosto 2024

Telegrammi da Venezia 2024 - #2

Secondo telegramma da Venezia, tra film adolescenziali inutili, mondi che finiscono mestamente, cinquanta sfumature di Kidman, amicizie con segreti, obiezioni di coscienza, e sette suprematiste.


Ecco i film visti nel primo giorno e mezzo di Mostra:

To Kill a Mongolian Horse (Giornate degli Autori), voto 7.5. Un allevatore della steppa mongola si guadagna da vivere come cavallerizzo negli spettacoli per turisti. Il film è una triste e lirica ode di un mondo che sta scomparendo, e di chi non si rassegna a lasciarlo andare, e offre una bella meditazione sul rapporto uomo-natura e su come la sua crisi sempre più irreversibile stia distruggendo un patrimonio culturale, oltre che faunistico e paesaggistico.

Diciannove (Orizzonti), voto 3. Un Ecce Bombo che non ce l'ha fatta. Inutile.

Babygirl (Concorso), voto 5.5. Una donna di potere cerca un rapporto di sottomissione nella sfera sessuale, e lo trova con un giovane stagista. Tema potenzialmente interessante ma declinato con desolante banalità. Il film risulta quindi di scarso impatto nonostante la buona prova dei protagonisti, Kidman in testa.

Trois Amies (Concorso), voto 7. Tre amiche che non si confessano tutti si trovano a vivere inaspettati sconvolgimenti nelle loro vite sentimentali. Divertente ma anche abbastanza profondo, il film funziona ed esplora la complessità delle relazioni senza essere mai banale.

Campo di Battaglia (Concorso), voto 5.5. Amelio firma un film che, nonostante un solo attore presentabile (Borghi) e dei dialoghi macchinosi, per metà offre un'interessante meditazione sui dilemmi etici della guerra. Poi si perde, correndo dietro all'influenza spagnola e abbandonando il cuore emotivo e morale del film. Peccato.

The Order (Concorso), voto 7.5. Già il fatto che questa sia una storia vera (setta neonazista che ha terrorizzato gli USA per oltre un anno) fa impressione: il fatto che la storia sembri addirittura attuale è preoccupante. Justin Kurzel firma un film teso e ben eseguito, che richiama True Detective, tra indagini ostacolate dall'omertà della comunità e degli agenti dell'FBI che fanno i conti con il proprio passato, tra cui spicca un ottimo Jude Law.

Pier

venerdì 30 agosto 2024

Telegrammi da Venezia 2024 - #1

Come ogni anno, Film Ora è a Venezia, e vi accompagnerà per tutta la Mostra del Cinema con i suoi telegrammi, recensioni brevi dei film visti nelle varie sezioni. Una Mostra con tantissimi titoli interessanti, che promette belle sorprese e anche qualche inevitabile delusione.


Ecco i film visti nel primo giorno e mezzo di Mostra:

Beetlejuice, Beetlejuice (Fuori Concorso), voto 7. Burton torna all'universo (e al genere) che lo ha reso famoso e firma una dark comedy divertente e divertita, meno dissacrante dell'originale ma con una verve visiva finalmente ritrovata - per quanto in parte già vista -  dopo gli innumerevoli passi falsi disneyani. Tematicamente Beetlejuice, Beetlejuice dimostra un'attenzione maggiore al lato emotivo della narrazione: mentre Keaton gigioneggia adorabilmente, Burton trova il tempo di parlare del male nascosto dei sobborghi USA, di lutto, e di relazioni familiari.

Separated (Fuori Concorso), voto 7.5. Morris firma un efficace documentario sulla family separation policy dell'amministrazione Trump. Lo fa con un piglio di denuncia alla Michael Moore ma uno stile più sobrio, secco, espositivo, che colpisce dritto allo stomaco proprio per la pulizia della narrazione, e viene solo parzialmente sporcato dalla scelta di avere delle parti ricostruite che ondeggiano tra il ridondante e l'inutile. Qui la recensione completa fatta per Nonsolocinema.

Nonostante (Orizzonti), voto 5. Uno spunto potenzialmente geniale - un ospedale abitato dalle anime di chi è in coma - elaborato in maniera pasticciata, confusa, senza né capo né coda. Peccato, perché per ambizione e creatività visiva questa opera seconda da regista di Mastandrea poteva essere molto di più.

El Jockey (Concorso), voto 8.5. Si può parlare di identità (di genere, ma non solo) facendo un film sull’ippica? La risposta è sì. El Jockey è un film sulla necessità di rinnovarsi e sul potere catartico di questo atto di riscoperta, in grado di correggere la rotta di una vita lanciata come un cavallo in corsa, riuscendo a evitare che si schianti sulle balaustre e facendolo invece correre, finalmente, libero, verso un futuro non ancora scritto.Qui la recensione completa fatta per Nonsolocinema.

Maria (Concorso), voto 7. Larrain racconta la Callas in modo patinato, attraverso un melodramma perfettamente confezionato ma scontato, che si concentra sulle sue storie d'amore e sulla sua natura di diva tanto quanto sulla sua musica. Peccato, perché il dramma di una donna che non riesce più a fare ciò che l'ha resa immortale meritava più spazio, così come altri capitoli della sua vita artistica (il rapporto con Visconti e Di Stefano e la sua carriera cinematografica in primis) che potevano sostituire molti inutili siparietti domestici (soprattutto) e alcune delle interazioni con Onassis. Il film risulta comunque ben riuscito grazie a una prova strepitosa di Angelina Jolie, che dà corpo e voce alla fragile divinità della Callas.

Pooja, Sir (Orizzonti), voto 6.5. Il film racconta un indagine su un caso di rapimento in Nepal, sullo sfondo di tensioni etniche e discriminazione di genere. Il film funziona, pur senza guizzi significativi e con una lunghezza forse eccessiva: è teso il giusto e la tematica culturale è affrontata con un taglio umano che conquista.

Pier


sabato 24 agosto 2024

Tesori Nascosti - #9

Torna "Tesori nascosti", la rubrica che segnala film meritevoli di recupero passati inosservati o quasi in Italia.
Ogni film è corredato di voto, informazioni su dove reperire il film, e di un breve commento o un link alla nostra recensione.


1. Sicario, voto 9
Generethriller
Anno: 2015
RegistaDenis Villeneuve
DVD: sì, edizione italiana
Streaming: RaiPlay
Commento: Film imperdibile per gli amanti del poliziesco, Sicario è un thriller teso come una corda di violino ambientato nel mondo dello spaccio al confine con il Messico. Una storia oscura, in cui nessuno è come sembra e l'ombra domina la luce, costringendo tutti a compromessi con la propria coscienza. Villeneuve gira con la solita sapienza tra piani sequenza mozzafiato e chiaroscuri in silhouette che meravigliano e terrorizzano.

2. Eighth Grade, voto 8
Generecommedia
Anno: 2018
RegistaBo Burnham
DVD: no
Streaming: Prime Video, AppleTV (noleggio)
Commento: Il debutto alla regia di Bo Burnham, attore e comico statunitense, è un dolce e divertente racconto degli imbarazzi dell'adolescenza al giorno d'oggi, che potrebbe essere la versione più adulta dell'ultimo capitolo di Inside Out. Burnham racconta alla perfezione anche l'arma a doppio taglio dei social, che possono essere strumento di connessione ma anche di isolamento. Intelligente e mai banale, il film è stato un caso negli USA, ma ha misteriosamente trovato scarsa distribuzione qui in Italia.

3. Impiegati...male, voto 7.5
Genere: commedia
Anno: 1999
Regista: Mike Judge
DVD: sì, edizione italiana
Streaming: Disney+
CommentoUn cult della commedia statunitense, che ha avuto meno successo in Italia, forse a causa dell'orrido titolo in traduzione, Office Space è un'eccellente satira del lavoro d'ufficio, sviscerato in tutte le sue nevrosi e fissazioni. Il desiderio di fuga dei protagonisti è quello di un'intera generazione, e anticipa tematiche contemporanee come le "grandi dimissioni" e il quiet quitting. Imperdibile per chi ama The Office, e in parte anche per i fan di Friends (Jennifer Aniston è la protagonista).

4. The First Slam Dunk, voto 9
Genere: drammatico, sportivo
Anno: 2022
Regista: Takehiko Inoue
DVD: in uscita, edizione italiana
Streaming: Prime Video
Commento: Un capolavoro dell'animazione giapponese e del cinema sportivo, The First Slam Dunk è imperdibile per chi ha amato manga e serie anime, ma riesce a parlare anche a chi scopre ora il mondo dello Shohoku, raccontando la scelta di dolore e redenzione del giovane Ryota e, in parallelo, anche quella dei suoi compagni. Sequenze finali da brividi. Qui trovate la recensione estesa.

5. Shiva Baby, voto 8.
Genere: commedia drammatica
Anno: 2021
Regista: Emma Seligman
DVDsì, edizione italiana
Streaming: Mubi
CommentoFulminante esordio alla regia di Emma Seligman, che racconta un momento di disorientamento della giovane ebrea Danielle. Iscritta all'università ma incapace di continuare, Danielle ha costruito un castello di bugie che rischia di crollare quando i genitori la costringono alla seduta di shiva (rituale di lutto ebraico) di un'amica di famiglia. Seligman realizza un film esilarante ma claustrofobico, con una fotografia sincopata e invadente che rappresenta al meglio il crescente disagio di Danielle, intrappolata in una casa (e in delle aspettative, sia professionali che sentimentali) da cui vorrebbe solo fuggire per poter finalmente essere se stessa.

6. Non pensarci, voto 9.
Genere: commedia drammatica
Anno: 2007
Regista: Gianni Zanasi
DVDsì, edizione italiana
Streaming: RaiPlay
Commento: Un musicista è costretto a tornare a casa dalla famiglia, titolare di una ditta che produce marmellate, dopo averli accuratamente evitati tutta la vita. Gianni Zanasi firma una commedia drammatica da manuale che racconta alla perfezione e con piglio quasi sociologico la provincia italiana in tutti i suoi pregi e difetti. I personaggi sono imperfetti ma ci si affeziona inesorabilmente, portandoci a tifare per il loro successo a dispetto di tutti i loro errori. Cast stellare, con Mastandrea a una delle sue prove migliori in carriera.

Pier