domenica 23 aprile 2023

Dungeons & Dragons - L'Onore dei Ladri

La forza della semplicità


Nel mondo di Faerûn, Edgin, un bardo, e Holga, una barbara, si trovano in una prigione nelle lande innevate della Valle dal vento gelido. Sono finiti in galera a seguito di un colpo andato male, cui Edgin aveva accettato di partecipare per recuperare un artefatto che avrebbe potuto riportare in vita la moglie morta. Condannati ad anni di reclusione, Edgin e Holga sono però decisi a evadere per ricongiungersi alla figlia di Edgin, che hanno lasciato in custodia a un loro vecchio alleato, l'astuto truffatore Forge. La loro missione si rivelerà più complessa del previsto.

Diciamolo subito: L'onore dei ladri non brilla per originalità in termini di ambientazione e tematiche, al punto che il regno fantastico in cui si svolge potrebbe essere descritto come "generico reame fantasy." Tuttavia, questa mancanza di originalità non è un difetto, ma una scelta ben precisa: creando un mondo facilmente riconoscibile e decodificabile da chiunque, il film può dedicare più tempo a ciò che più gli interessa, ovvero i personaggi e le loro relazioni. E qui Jonathan Goldstein e John Francis Daley fanno un ottimo lavoro, sfruttando gli archetipi già presenti nel gioco di ruolo come scheletro e arricchendoli con background ben tratteggiati e personalità interessanti e divertenti. 

Ciò che funziona sono soprattutto i rapporti tra i personaggi, le loro motivazioni per collaborare, e soprattutto il processo di costruzione del gruppo. Come ne I Guardiani della Galassia o, guardando più indietro, Quella sporca dozzina, il film si focalizza su come un'accozzaglia di semisconosciuti diventi una compagnia coesa e compatta - una famiglia sui generis in grado di affrontare nemici sempre più potenti e di valorizzare i talenti individuali dei propri membri: in sintesi, esattamente ciò che accade (o dovrebbe accadere) in un bel gioco di ruolo.

La sceneggiatura è aiutata da una computer grafica di livello (di questi tempi non è sempre scontato, nonostante l'alto budget a disposizione) e soprattutto da un cast molto azzeccato: Chris Pine è perfetto nel ruolo di leader fuori posto, Michelle Rodriguez ha sia il fisico che l'autoironia necessari per interpretare la barbara, e Sophia Lillis ha il giusto mix di simpatia e aspetto oltremondano per essere credibile come tiefling druida. Hugh Grant è uno splendido cialtrone inaffidabile, e Regé-Jean Page, reso celebre da Bridgerton, dà vita a un paladino talmente virtuoso da diventare ottuso, che dà vita ad alcuni dei momenti più esilaranti del film: quasi dispiace si unisca alla compagnia solo per parte del viaggio. A brillare, tuttavia, è soprattutto il giovane stregone imbranato di Justice Smith, vero cuore emotivo della trama, sia nelle note comiche che in quelle più introspettive.

Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri è un ottimo primo capitolo, che farà contenti gli appassionati del gioco (le citazioni sono innumerevoli ma fatte con eleganza) e farà appassionare chi non lo conosce ma ha un debole per il fantasy. Attraverso una trama semplice ma coinvolgente, riesce nell'impresa di far affezionare gli spettatori ai suoi protagonisti, di lasciarli con la curiosità di vedere più avventure di questa adorabile armata Brancaleone in salsa fantasy, e soprattutto di scoprire di più di un mondo magico che sembra contenere la promessa di migliaia di altre avventure.

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Pier

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