sabato 9 gennaio 2010

Io, loro e Lara

Un Verdone sottotono



Carlo, missionario in crisi di fede, torna a Roma per passare un po' di tempo tra i suoi cari. Troverà l'ambiente familiare ancora più caotico di quello africano che ha appena lasciato.

Il nuovo film di Verdone delude, inutile negarlo. E lo fa non tanto perchè non sia divertente, quanto per la sensazione che avrebbe potuto essere migliore.
E' infatti apprezzabile il tentativo del regista-attore di fare un film diverso dai suoi standard, puntando su una storia di affetti familiari e su una commedia più malinconica di quelle cui ci aveva abituato.

I personaggi sono ben costruiti, dalla sorella nevrotica al fratello cocainomane, passando per le nipoti schiave delle mode, che regalano i momenti più divertenti del film.
La trama manca però di linearità: le scene si susseguono a blocchi, spesso prive di un filo narrativo, e alcune soluzioni appaiono decisamente forzate.
Anche i dialoghi sono spesso artefatti ed eccessivi, soprattutto quando non coinvolgono lo stesso Verdone.

Gli attori sono bravi, il protagonista su tutti, ad eccezione di Laura Chiatti sulla cui prova va steso un velo pietoso: una espressione una, ammiccamenti inutili, voce monocorde. Va bene che ci sono attori che sull'assenza di mimica facciale ci hanno costruito una carriera, ma qui siamo veramente ai livelli del termosifone di ghisa evocato da Stefano Disegni tempo fa per un film di 007.

La sensazione è quella di un'occasione persa per mancanza di incisività e per il desiderio di arricchire la trama con troppi elementi, finendo per farla divenire confusionaria.
Dispiace, perchè Verdone è bravo e il tentativo è come dicevo apprezzabile: la prossima volta cambi sceneggiatore e attrice protagonista.

**

Pier

3 commenti:

  1. Visto ieri sera!Bello...ironico ma molto realistico.

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  2. Non fa ridere e non fa riflettere. Verdone fallisce nel tentativo di dare una svolta al suo cinema.

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  3. E' certamente un film che divide. I vostri due giudizi ne sono la prova.

    A me non ha fatto impazzire, anche se qualche scena la risata me l'ha strappata. Il tentativo è molto apprezzabile, ma manca qualcosa, forse un pizzico di cattiveria.

    Comunque meno bello di altri suoi, questo è fuori di dubbio.

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