mercoledì 13 gennaio 2010

Soul Kitchen

Ridere è il cibo dell'anima


Amburgo: Zinos, di origine greca, gestisce un piccolo ristorante denominato Soul Kitchen. La clientela non è delle migliori, ed è interessata solo alla birra e a mangiare piatti semplici e grossolani. Zinos vive una vita tutto sommato tranquilla, fino a quando una serie di eventi sconvolgono il suo piccolo mondo: la fidanzata decide di partire per la Cina, il fratello Ilias, ladro da strapazzo con il vizio del gioco, viene rimesso in libertà e un'ernia del disco lo obbliga ad abbandonare la cucina. L'emergenza costringe Zinos ad assumere un nuovo cuoco esperto di alta cucina, che gli creerà ulteriori problemi.

Fatih Akin, già regista de La sposa turca, firma una commedia brillante, che sfiora in più momenti la genialità, arricchendola con un tocco di malinconia che rende il film più completo e godibile.
La storia di Zinos si muove tra commedia e spionaggio, passando per il thriller e il melò, creando un mix di generi che rende il film originale e irresistibile.
I personaggi sono perfetti, ciascuno assurdo quel tanto che basta per renderli divertenti senza perdere di credibilità: su tutti spiccano il cuoco pazzo con la passione per il lancio dei coltelli e il vecchio marinaio che abita vicino al ristorante, che regala forse i più bei momenti del film.

Akin dirige gli attori con maestria, alternando perfettamente i momenti di riflessione e quelli di pura ilarità. Lo sorregge un'eccellente sceneggiatura che ci regala una storia divertente ma non banale, che indaga la natura dell'uomo "giocando" con i suoi sentimenti ma soprattutto con i suoi bisogni primari: il tutto accompagnato da un'ottima musica.

Soul Kitchen, premiato a Venezia con il premio della giuria, è un piatto in grado di accontentare tutti i palati: non perdetelo.

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Pier

1 commento:

  1. Avevi ragione: film da non perdere!
    Grazie per il consiglio e complimenti per il blog!

    Walter

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