mercoledì 16 settembre 2009

Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans

Un tenente nemmeno troppo cattivo



Nicholas Cage è un tenente di polizia che, in seguito a un incidente, diventa dipendente da svariate droghe, e sfrutta il suo lavoro per procurarsele. La sua “scimmia” rischierà di compromettere un indagine per omicidio.

Herzog reinterpreta e rilegge in chiave moderna e comica Il cattivo tenente di Ferrara: più che di un remake, infatti, siamo dalle parti di una parodia. Nicholas Cage mantiene la stessa espressione per tutta la pellicola, in una sorta di allucinazione permanente causata dalle droghe. E proprio le visioni del cattivo tenente sono i momenti migliori del film, momenti di comicità pura che contribuiscono a creare un ritmo serrato e ad aumentare il dinamismo della trama.


La regia si preoccupa soprattutto di mettersi al servizio della storia, senza ricerche stilistiche particolari; tuttavia, la mano di Herzog emerge prepotentemente in alcune scene, specie quando il tenente si trova ad avere a che fare con animali di dubbia provenienza.


Il cattivo tenente è la dimostrazione di come un regista visionario possa dirigere un film tradizionale ottenendo degli ottimi risultati: l'arte di Herzog supporta e arricchisce la pellicola, rendendo interessante una storia che di per sé non brilla per originalità. E non è un caso che questo film sia stato in concorso a Venezia, dove lo scorso anno un altro visionario come Aronofsky vinse il Leone d'Oro con uno splendido film “normale” come The Wrestler.


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Pier

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