sabato 7 settembre 2019

Venezia 2019 - Il Totoleone

E anche quest'anno la Mostra del Cinema giunge al termine (qui trovate tutti i Telegrammi di questa edizione): la zona del Palazzo del Cinema comincia a somigliare a uno scenario post-atomico, i giornalisti bivaccano in spiaggia in attesa del fatale annuncio, e le maschere tirano un sospiro di sollievo, liete di potersi finalmente liberare di seccatori vari ed eventuali, tra i quali chi scrive.

È stata una Mostra con pochi picchi, sia in positivo che in negativo, con due fils rouges che hanno attraversato tutto il Concorso: il primo è quello del guardare alla Storia (J'accuse, Martin Eden, Il sindaco del rione sanità, No 7 Cherry Lane, A Herdade, The painted Bird) o al fantastico (JokerWelcome to the Barbarians) per capire le atrocità del mondo odierno; il secondo è quello della verità, della relatività e fragilità di memoria, ricordi, reputazioni, impressioni (La vérité, Ema, Guest of Honour, Marriage Story). Una Mostra, dunque, che si è nutrita dei temi che appassionano il dibattito contemporaneo e li ha arricchiti di nuove sensazioni, emozioni, e riflessioni.

Di seguito i pronostici, quasi sicuramente sbagliati, per il Leone d'Oro e gli altri premi, corredati come sempre dalle mie preferenze personali.


Premio Mastroianni per il miglior attore emergente
Molti gli attori e le attrici giovani o comunque poco conosciuti presenti in Concorso, in una Mostra che ha molto guardato ai giovani e ai loro tentativi di trovare un posto nel mondo. Tra tutti sembrano essersi distinti Petr Kotar (The Painted Bird) e Mariana Di Girolamo, carismatica protagonista di Ema. Vista la giovanissima età di Kotar, Di Girolamo sembra essere la favorita, e a lei va anche la nostra preferenza personale.
PronosticoMariana Di Girolamo, Ema
Scelta personaleMariana Di Girolamo, Ema

Coppa Volpi maschile
Joaquin Phoenix. Punto, e a capo. Qualunque altro verdetto, nonostante la bravura di Luca Marinelli (Martin Eden) e Jean Dujardin (J'accuse) sarebbe uno scandalo: troppo trascendente la sua interpretazione in Joker per non essere premiata. Ammetteremmo un'eccezione solo nel caso in cui Joker dovesse aggiudicarsi il Leone d'Oro, dato che il regolamento impedisce che il vincitore del Leone si aggiudichi anche altri premi.
PronosticoJoaquin Phoenix, Joker
Scelta personaleJoaquin Phoenix, Joker

Coppa Volpi femminile 
La sfida quest'anno è molto agguerrita, più per mancanza di candidate decisamente superiori che per la presenza di performance indimenticabili. L'unica a essere tale è quella di Catherine Deneuve, che in La Vérité si divora chiunque osi solo avvicinarsi con una prova sublime per bilanciamento di crudele ironia ed emozionate fragilità. Su di lei ricadono sia il nostro pronostico che la nostra scelta personale.

Pronostico: Catherine Deneuve, La Vérité
Scelta personale: Catherine Deneuve, La Vérité

Gran Premio della Giuria 
Pronostico quasi impossibile, data l'oggettiva vicinanza dei film in corsa. Marriage Story è piaciuto molto a pubblico e critica, ma è forse troppo "classico" per aggiudicarsi questo premio, così come J'accuse di Roman Polanski. La nostra scelta ricadrebbe su Martin Eden, per il coraggio dimostrato in un sistema incancrenito come quello italiano, ma potrebbe essere Ema, travolgente e visionaria opera di Larrain (che pur non rientra tra i nostri preferiti), a strappare la vittoria, forte della fotografia più ispirata del Concorso e di una visione artistica solida e ancorata in un tema molto attuale.
Pronostico: Ema
Scelta personale: Martin Eden

Leone d'Argento (Miglior Regia) 
Qui la scelta dovrebbe naturalmente ricadere su Roman Polanski: per quanto il suo film sia molto (forse troppo) classico, è indubbiamente quello visto alla Mostra in cui tutte le parti sono perfettamente coordinate e volte alla realizzazione di un unicum artistico di grande impatto e attualità. Le parole della presidentessa della giuria, Lucrecia Martel, sembrano rendere impossibile un premio per Polanski, ma noi vogliamo credere alla buona fede della presidentessa e, soprattutto, all'integrità della giuria, che non può rimanere indifferente. Diamo loro l'esempio facendo ricadere la nostra scelta personale su Marriage Story, firmata da quel Noah Baumbach di solito detestato da chi scrive, e che invece firma qui un'opera intima e commovente.
Pronostico: Roman Polanski, J'accuse
Scelta personale: Noah Baumbach, Marriage Story

Leone d'Oro 
Sfida davvero accesa e incerta: manca un chiaro favorito, e letteralmente qualunque film del concorso potrebbe aggiudicarsi l'ambito premio. La nostra scelta personale ricade sul Joker, letteralmente folgorante, ma dubitiamo che la giuria decida di premiarlo. La sensibilità multiculturale della giuria potrebbe essere toccata da film più universali , come la madeleine filmica di No 7 Cherry Lane, la fine del matrimonio di Marriage story, e la meditazione sull'esistenza di About endlessness; o più ancorati nel presente, come Ema, Waiting for the barbarians, The perfect candidate, e Babyteeth. Questi ultimi non sembrano aver riscosso particolare favore da parte della critica. Puntiamo su Barbarians, con Marriage story appena dietro.
PronosticoWelcome to the barbarians
Scelta personaleJoker

È tutto anche per quest'anno, ci risentiamo per l'edizione 2020.

Pier


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