mercoledì 21 ottobre 2015

Sopravvissuto - The Martian

Robinson Crusoe in Space


Durante una missione su Marte, una tempesta di sabbia costringe l'equipaggio ad andarsene per evitare il peggio. Durante la fuga, l'esperto di botanica Watney viene colpito da un detrito, e si accascia a terra. Credendolo morto, il capitano dà ordine di abbandonarlo. Watney, però, è vivo, e riesce a sopravvivere alla tempesta. Da quel momento inizierà una personale lotta per la sopravvivenza in un mondo ostile, in attesa che la NASA trovi il modo di riportarlo sulla Terra.

Ridley Scott torna alla fantascienza dopo il capolavoro mancato (grazie, Lindelof) di Prometheus, e lo fa con un film apparentemente lontano dalle sue corde, in cui la scienza predomina sulla fantasia, e Marte diviene solo il pretesto per raccontare la sopravvivenza in condizioni estreme. Watney è una sorta di Robinson Crusoe, un McGyver con la soluzione sempre pronta e deciso a non arrendersi, a continuare a vivere in un pianeta che sembra l'antitesi stessa della vita. Scott segue le vicissitudini del suo protagonista - un Matt Damon convincente, con il giusto equilibrio di ironia e umanità che rende impossibile non affezionarsi a lui - con occhio da documentarista, tra video-confessione e paesaggi desolati inquadrati in campo lungo, che richiamano le atmosfere dei grandi western classici, con un uomo solo di fronte a un deserto foriero di sventura e morte, un nemico passivo, che non attacca direttamente ma sa attendere, che logora anziché ferire, consuma anziché aggredire. Il film riesce così ad avere un occhio "scientifico" e distaccato, come quello di uno studioso che sta osservando un soggetto, insieme alla personalità e vitalità garantite dai vari personaggi, tratteggiati rapidamente, ma in modo molto definito e vivace.

La trama riprende alcuni cliché della fantascienza, ma senza quello stucchevole patriottismo che spesso permea questo genere di film, con un'inaspettata apertura verso la possibilità che altri paesi offrano in aiuto nella corsa per lo spazio. Scott dirige un film che, pur non memorabile, diverte e intrattiene, mostrando una rinnovata abilità per il racconto che sembrava aver perso nelle sue ultime prove. Sopravvissuto non passerà alla storia, ma le due ore del film volano veloci nonostante l'abbondanza di dettagli scientifici (più o meno accurati), lasciando lo spettatore con la sempre più rara sensazione di aver visto qualcosa di divertente e interessante.

***

Pier

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