domenica 6 settembre 2015

Telegrammi da Venezia 2015 - #2




Black Mass (Fuori concorso), voto 5.5. Il film racconta la storia di James "Whitey" Bulger, criminale di Boston che per un certo periodo fu il pericolo pubblico numero due negli USA, alle spalle solo di Osama Bin Laden. Johnny Depp è strepitoso e inquietante nella sua interpretazione di Bulger, ma il film è fiacco, poco originale, e spreca l'ottimo cast a disposizione, con Benedict Cumberbatch e Kevin Bacon in ruoli da comprimari. Un'occasione persa.

Banat (Settimana della Critica), voto 7. Un film originale nei temi e nelle ambientazioni, che racconta la fuga in Romania di due giovani italiani in cerca di lavoro. Nonostante qualche imperfezione a livello narrativo, la storia convince e cattura per atmosfere e situazioni. Ottimi i due attori protagonisti.

The Danish Girl (Concorso), voto 8. Dopo il successo del Discorso del Re e il meno convincente Les Miserables, Tom Hooper dirige il neo-premio Oscar Eddie Redmayne nella storia di Lili Elbe, la prima persona ad essersi sottoposta a un intervento chirurgico per diventare donna. Redmayne è eccezionale per delicatezza e misura dell'interpretazione, ma a brillare sono soprattutto Alicia Vikander, la moglie di Lili prima dell'operazione, e la fotografia, splendida e commovente. Peccato per il finale, un po' retorico.

Marguerite (Concorso), voto 8.5. Qui la recensione fatta per NonSoloCinema.

The Childhood of a Leader (Orizzonti), voto 9. Qui la recensione fatta per NonSoloCinema.

Pier

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