Magia senza magia
Merida è una giovane principessa scozzese, cui il dovere imporrebbe di sposare il figlio di un altro capoclan per garantire la pace nel regno. La ragazza però non ama la vita da principessa, e preferisce cavalcare e tirare con l'arco, provocando le ire di sua madre. Un giorno, nel tentativo di cambiare il suo destino, chiede a una strega un po' bislacca una pozione per convincere sua madre a lasciarle più libertà. Il percorso per trovarla, tuttavia, si rivelerà molto complesso.
Il tredicesimo lungometraggio targato Pixar sembra più il cinquantaduesimo classico Disney. Ci sono una principessa, un mondo incantato, una strega, animali parlanti: insomma, tutti gli ingredienti delle fiabe che hanno fatto grande la Disney. Il film finisce così per essere un ibrido, cui mancano sia la capacità di osare e di sognare che ha fatto grande la Pixar, sia il delicato tocco della Disney. Il risultato è un film che è comunque divertente e godibile, con esplicite citazioni di grandi classici della casa di Topolino (Robin Hood su tutti, ma anche La spada nella roccia), che resta però superficiale, senza riuscire nè a colpire al cuore lo spettatore, nè a stupirlo.
La trama è abbastanza risicata, e si salva grazie a personaggi secondari molto azzeccati (menzione particolare per i tre pestiferi gemelli), che creano numeroso momenti comici che donano sostanza e ritmo a un film di per sè non particolarmente esaltante. L'evoluzione del rapporto tra Merida e la madre è trattata con delicatezza, dolcezza e profondità, ma risulta comunque deja-vu mancante di originalità.
Rimane quindi la sensazione che la Pixar abbia fatto questo film quasi esclusivamente per mettere a tacere i critici che la accusavano di eccessivo maschilismo, dato che riesce difficile pensare a un film più lontano dalle corde di Lasseter e soci che questa fiaba medioevale quasi esclusivamente al femminile.
Ribelle è un film comunque divertente, che non manca di profondità all'interno di una trama non particolarmente originale.Potrebbe essere apprezzabile se non fosse di gran lunga inferiore alla media dei precedenti film Pixar, la casa di produzione che, in questi anni, ci aveva fatto riscoprire il significato della parola magia.
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Pier
Già, The brave è decisamente disneyano, fortuna che la Pixar sa mantenere il suo tocco magico anche se si è distanti eccome da Up o Toy Story 3...
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