domenica 16 settembre 2012

Pietà

Quando la pietas è terribile



Un uomo solo al mondo riscuote i crediti per conto di un usuraio. I suoi metodi sono feroci e brutali: chi non può pagare viene azzoppato o storpiato al fine di incassare i soldi dell'assicurazione.
Un giorno sulla sua strada trova una donna, che asserisce di essere sua madre, e gli chiede perdono per averlo abbandonato quando era piccolo, trasformandolo così in un mostro senza cuore. L'incontro, apparentemente casuale, sconvolgerà le vite di entrambi.

Kim Ki-duk prosegue la sua esplorazione dei più profondi abissi dell'animo umano andando a esplorare e sviscerare uno dei sentimenti più nobili, l'affetto tra genitore e figlio. In una società senza valori, sconvolta e ferita nel profondo dalla crisi economica, la vita del protagonista sembra ritrovare la luce grazie all'amore di sua madre, un amore che si dimostrerà però essere dolce ma terribile.
Il film è cupo, violento, un pugno allo stomaco che ci mostra con spietata precisione un mondo in cui la speranza è scomparsa, e anche le parti del corpo umano sono oggetti di scambio, appendici inutili che valgono solo il denaro che sono in grado di comperare o di procurare.

La fotografia esalta il grigiume della metropoli moderna, in cui gli ingranaggi delle fabbriche e della vita continuano a muoversi, incuranti delle persone, dei legami, dei sentimenti, di cui i vari personaggi esprimono le diverse sfaccettature. Il protagonista offre una prova eccellente, ma fin dalla sua prima apparizione la scena è dominata dalla madre, magistralmente interpretata da Jo Min-Su, che regala un ritratto di donna forte e allo stesso tempo sottomessa, dolce ma anche spietata e terribile.

Il regista coreano realizza un film di forte impatto visivo ed emotivo, forse appena sotto ai suoi capolavori, ma comunque meritevole del Leone d'oro assegnatogli dalla giuria veneziana per la sua capacità di affrontare la crisi dei valori della società moderna, in cui denaro e violenza sono diventati i cardini attorno a cui gravita la maggior parte dei rapporti. Pieta è un film duro, ma è anche un film che rappresenta la realtà senza timore di distogliere lo sguardo, senza mostrare pudore per i sentimenti nè repulsione per la violenza. Seguendo la tradizione del moderno cinema coreano, amore e vendetta divengono due facce della stessa medaglia, due forze contrapposte e complementari che muovono le nostre esistenze.

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Pier

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