E' complicato guardarlo
Jane e Jake sono una coppia divorziata da 10 anni. Jake si è risposato con una donna più giovane e con un figlio a carico. Jane è completamente sola. La passione si riaccende in un albergo di New York, in occasione del diploma del loro figlio più piccolo. Da quel momento, inizia una relazione extra-coniugale complicata proprio nel momento in cui Jane conosce Adam, un architetto neo divorziato che lavora all'ampliamento della sua casa.
La commedia fa parte di un ormai vastissimo filone di film americani che hanno distrutto un genere; E' complicato è un film insipido dove le rare battute, neanche troppo divertenti, hanno l'obiettivo di insabbiare una carenza di trama imbarazzante. Alec Baldwin, al suo completo sfascio fisico, sembra la caricatura di se stesso, la Streep, capace di far ridere, assume questo atteggiamento frustrato per tutto il film e che non abbandona mai, mentre Steve Martin in versione romantica sembra Hannibal Lecter in versione comica.
La cosa che più mi sorprende è il tentativo di trovare una morale a tutti i costi anche laddove è forse meglio lasciar perdere. Il buonismo americano non viene più utilizzato per giustificare un happy ending, come nelle commedie anni '50, ma per inculcare un finto perbenismo sentimentale che davvero non trova senso nell'immaginario comune. Ed ancora più inquietante il modo in cui i figli vengono integrati in questa storia assurda: sono dipinti come completi deficienti che non capiscono né cosa succede né come affrontare qualsiasi situazione.
Il film è assolutamente particolare e utile per capire dal punto di vista sociologico quanto demagogica e paradossale sia la società americana.
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Alessandro
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