martedì 8 dicembre 2009

Il mio amico Eric

Ken Loach incontra Woody Allen

 

Eric è un impiegato delle poste inglesi la cui vita sta andando a rotoli: la seconda moglie lo ha lasciato, vive con due figliastri problematici e si è scoperto ancora innamorato della prima moglie, da lui abbandonata 20 anni prima. La sua unica consolazione è il tifo per il Manchester United, e in particolare l'adorazione per Eric Cantona, campione del passato della squadra inglese. Quando un giorno Eric trova proprio Cantona nella sua camera, non sa ancora che quell'incontro cambierà la sua vita per sempre.

Scanzonato e ironico, il nuovo film di Loach cita apertamente l'Allen di Provaci ancora Sam, in cui un'allucinazione con le sembianze di Humphrey Bogart dava al povero Woody lezioni su come conquistare le donne. Qui il confidente immaginario è Cantona, che diventa per il suo omonimo Eric un vero e proprio maestro di vita: i suoi aforismi, rigorosamente in francese, aiuteranno infatti il postino a ritrovare la gioia di vivere e a migliorare i suoi rapporti con i suoi cari.

Non mancano naturalmente le tematiche care a Loach, dal riscatto sociale allo spirito di corpo e alla solidarietà della classe operaia, che si rivelerà l'arma in più per tirare fuori dai guai uno dei figliastri di Eric. Il tutto, ovviamente, nel nome e nel segno di Eric Cantona, in una scena destinata a entrare nell'elenco dei migliori finali comici della storia del cinema. 

Il mio amico Eric è sicuramente uno dei film più originali del cineasta inglese, grazie alla sua miscela di ironia, psicologia, azione e dramma. La sceneggiatura è a tratti geniale, la regia precisa e puntuale. Gli attori sono bravi e brillanti, in particolare gli amici di Eric. Una nota a parte merita Cantona, vero protagonista e presenza costante del film: il suo talento sul campo da calcio sembra essersi trasferito sullo schermo, tanto che risulta l'elemento migliore del film. Memorabile la sessione di training autogeno impartita ad Eric per fargli imparare a dire di no con decisione. 

Nonostante qualche caduta di ritmo, Il mio amico Eric è un film molto divertente e intelligente, in grado di farci riflettere con ironia sul fatto che, in fondo, i nostri miti possono anche esserci d'aiuto. Purchè, ovviamente, li si stia a sentire. 

***1/2 

Pier

Nessun commento:

Posta un commento