Un meccanismo perfetto
Martin Sixsmith è un giornalista senza lavoro, dopo essere stato silurato dall'establishment di Tony Blair. Disilluso e disoccupato, Martin si imbatte nel caso di Philomena Lee, una donna irlandese che, molti anni prima, è rimasta incinta da adolescente, ed è stata costretta a ritirarsi in un convento di suore a Roscrea per partorire. Qualche anno più tardi, le suore le hanno sottratto il bambino, dandolo in adozione, e lei non lo ha più rivisto. Determinata a ritrovarlo, chiede l'aiuto di Martin che, inizialmente riluttante, si appassiona a poco a poco alla storia di questa donna fiera e piena di fede, la cui ricerca viene ostacolata da omertà e misteriosi contrattempi.
Il nuovo film di Stephen Frears è un orologio tarato alla perfezione,
perfetto per tempi della storia, delle battute e per l'alternanza tra
momenti comici e drammatici. La storia vera di Philomena, ragazza-madre
irlandese costretta dalle suore del convento che la ospitava a dare in
adozione suo figlio, viene raccontata con efficacia e misura, senza
indulgere in facili pietismi nè rinunciare a una pesante critica sociale nei confronti della chiesa irlandese. Tutto fila alla perfezione, senza un tempo morto e senza una pausa, grazie a una regia attenta, a una sceneggiatura eccezionale e a due protagonisti approfonditi e ben costruiti, sia a livello di scrittura che di recitazione.
Judi
Dench brilla come sempre per bravura, ma Steve Coogan non le è da meno, e
forma con lei una coppia formidabile per affiatamento e tempi comici. La semplicità di Philomena fa da contraltare alla serietà professionale di Martin, che finisce però per risultare eccessiva e quasi inumana, provocando un ribaltamento dei ruoli e delle simpatie dello spettatore.
Philomena è un film perfetto nella sua classicità, in grado di raccontare una bella storia vera con freschezza e sincerità. La mancanza di estro e momenti topici nella regia non sminuisce il grande lavoro di Frears, che amalgama con sapienza il materiale a sua disposizione, realizzando un film che entra nel cuore e non può lasciare indifferenti.
****1/2
Pier
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