domenica 4 settembre 2011

Telegrammi da Venezia 2011 - #2

Un piccolo speciale su quanto visto finora del cinema italiano:

Scialla, voto 8.5: divertente e non banale, la vera sorpresa (fin qui) della mostra. Un rapporto adulto-adolescente coinvolgente ed esilarante, con un Bentivoglio superlativo, e un ottimo protagonista esordiente.

L'arrivo di Wang, voto 5: il voto è alzato perchè apprezzo il coraggio di fare un film di fantascienza in Italia, ma il risultato è quantomeno rivedibile (eufemismo). Velo pietoso sulla protagonista, partecipazione (non) straordinaria di Ennio Fantastichini.

Cose dell'altro mondo, voto 7: il film diverte e fa riflettere, parafrasando discorsi di Prosperini e offrendoci un Mastandrea superlativo nei panni del poliziotto. Sceneggiatura con qualche buco, ma ci si può passar sopra.

Ruggine, voto 6.5. Un Mystic River all'italiana, che affronta con coraggio il tema della pedofilia su due piani temporali differenti. Se gli attori bambini risultano i migliori, però, c'è qualcosa che non va.

Terraferma, voto 7: un film forte ed evocativo, ma troppo di maniera nello stile. I temi sono tanti e tutti interessanti, ma poco approfonditi. Crialese ci aveva fatto sperare in qualcosa di meglio.

Cavalli, voto 6: una bella idea di partenza, un rapporto con la natura e gli animali che richiama Cormac McCarthy (citato apertamente), un ottimo Vinicio Marchioni (il Freddo della serie di Romanzo Criminale). Peccato per la scelta di fare il film in costume, che rende la storia più finta e distante, e per alcune pecche di regia, anche se sono perdonabili dato che è un'opera prima.

Pier

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