Il ritorno di un grande
Edinburgo, inizio Ottocento. William Burke e William Hare sono due truffatori irlandesi che cercano di sbarcare il lunario con piccoli trucchi e raggiri. L'occasione per cambiare vita si presenta quando il Dottor Knox offre loro del denaro per procurargli dei cadaveri per le sue lezioni e i suoi esperimenti. Dopo aver attinto alle "scorte" di conoscenti morti naturalmente, i due si trovano costretti a improvvisarsi assassini seriali per soddisfare le richieste del luminare.
Il ritorno di John Landis dopo tanto tempo è già di per sè una notizia. In più il maestro americano della commedia stupisce tutti girando una storia con toni, atmosfere e ambientazioni tipicamente british. Ladri di cadaveri è infatti una commedia nera con qualche traccia di grottesco, costellata di personaggi tipici ma riuscitissimi, dal malavitoso protettore al medico in cerca di gloria personale, passando per tutti gli scagnozzi e i tirapiedi che li circondano.
Il ritmo è vivace, la fotografia ben curata e non banale, la regia divertita e con un'evidente voglia di stupire. Le musiche sono scelte con cura e molto azzeccate, nonostante siano volutamente anacronistiche rispetto all'ambientazione. Nel cast non ci sono star, ma tanti ottimi attori come Simon Pegg (già geniale interprete di Hot Fuzz), Andy Serkis e soprattutto Tom Wilkinson, uno dei più grandi caratteristi di Hollywood, capace di passare con totale disinvoltura dai ruoli più drammatici (Michael Clayton) a parti comiche come questa.
Landis torna sulle scene con un film di ottimo livello, divertente, ben scritto e ben recitato. Manca la genialità dei suoi film più riusciti, ma le risate sono comunque assicurate e la coppia di protagonisti diverte e coinvolge quasi come Elwood e Jake.
***1/2
Pier
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