mercoledì 27 ottobre 2010

Il Regno di Ga' Hoole - La leggenda dei guardiani

Una favola dal sapore antico



Esiste un mondo fantastico dove gli animali parlano e i gufi sono un popolo numeroso. Le loro leggende narrano di due diversi schieramenti, da una parte i malvagi gufi denominati Puri, convinti della loro superiorita' e dell'applicazione della legge del piu' forte, e dall'altra i gufi guardiani del Regno di Ga'Hoole, impegnati a salvaguardare la pace e la liberta' di tutti.
Soren e' un giovane gufo sognatore che crede che in queste storie ci sia un fondo di verita', e viene per questo preso in giro dal fratello Kludd. Durante una prova di volo, i due cadono dal nido e vengono rapiti da dei gufi misteriosi. Scopriranno loro malgrado che Soren aveva ragione, e finiranno per vivere una storia che li cambiera' profondamente e dara' una svolta imprevista al loro destino.

Fin nella sua impostazione, Il Regno di Ga' Hoole si presenta come una favola classica. Ci sono il giovane sognatore, il padre che lo asseconda, il fratello ribelle, un misterioso regno nascosto chissa' dove oltre il mare, un nemico che sembrava sconfitto e che torna prepotentemente alla carica. Fanno insomma capolino tutti gli ingredienti del fantasy moderno, che vengono pero' originalmente rivisitati e ristrutturati per adattarsi a un mondo popolato di animali parlanti di disneyana memoria. La trama e' divertente ed educativa, senza alcuna pretesa se non quella di raccontare una storia per ragazzi nel modo migliore possibile.

Snyder, pur cambiando totalmente genere rispetto alle sue esperienze precedenti, dimostra ancora una volta di saper sfruttare le potenzialita' della computer grafica come nessun altro, creando immagini realistiche e personaggi in grado di trasmettere emozioni a dispetto del freddo iperrealismo dei pixel. La forza visiva del film e' notevole, e raggiunge i suoi picchi nelle scene di azione e in quelle di volo, tra le migliori realizzate fino ad oggi.
E' un'animazione diversa da quella Pixar, piu' "adulta" e meno poetica, ma comunque in grado di stupire. La poesia non viene dalle immagini ma dalla storia, semplice e delicata, e dai personaggi, ben caratterizzati e differenziati. Anche la colonna sonora e' di buon livello, e alterna pezzi classici e moderni.

Il regno di Ga' Hoole non spicca certamente per originalita', ma risulta comunque godibile, soprattutto per un pubblico giovane e per coloro che, a qualunque eta', si appassionano ancora alle favole.

***

Pier

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