venerdì 16 aprile 2010

L'uomo nell'ombra

Cinema d'altri tempi



Uno scrittore di scarso successo viene assunto come ghost writer dell'autobiografia di Adam Lang, controverso ex premier britannico ritiratosi a vivere in un'isola al largo di Boston. Durante la stesura del libro Lang viene accusato di aver commesso crimini di guerra durante il suo mandato, e lo scrittore finisce suo malgrado coinvolto in intrighi politici e familiari. Decide comunque di restare, fino a quando non scopre che il suo predecessore nel ruolo di ghost writer è mosto in circostanze misteriose.

La prima cosa che colpisce nel nuovo film di Polanski sono le atmosfere: fredde, cupe, con una natura nemica e aggressiva, eppure dotate di una strana bellezza. Alla tempesta esterna corrisponde quella interna, con liti familiari, misteriose sparizioni, domestiche ambigue e donne indecifrabili. Il personaggio dello scrittore, ottimamente interpretato da Ewan McGregor, rimane suo malgrado invischiato in qualcosa di più grande di lui, in una situazione tipicamente hitchockiana dell' "uomo solo contro tutti". La regia e la fotografia sono il punto di forza del film, che sfrutta a fondo l'espressività del linguaggio filmico e dell'immagine: molte delle scene migliori sono prive di dialogo e creano nello spettatore tensione ed ansia per la sorte del protagonista.

L'abilità di Polanski e degli attori (ottimo anche Pierce Brosnan) coprono le pecche di una sceneggiatura che, pur presentando dei momenti di notevole vivacità, ha pochi colpi di scena e manca di intrecci secondari. I momenti migliori sono le escursioni di McGregor sull'isola e sulla terra ferma, in particolare l'incontro con il vecchietto (cameo di Eli Wallach, il Brutto di Sergio Leone) che comincia a gettare qualche ombra sulla sorte del primo ghost writer di Lang.

L'uomo nell'ombra è un film d'altri tempi, in cui atmosfere e immagini hanno un ruolo importante quanto e più di quello delle parole. Orso d'argento alla regia meritatissimo.

***

Pier

1 commento:

  1. Un ottimo film (contenuto attuale, forma splendida) che nobilita un genere troppo spesso utilizzato per prodotti scadenti

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