giovedì 2 gennaio 2025

Piccole Cose Come Queste (In Pillole #30)

Una luce in mezzo alle tenebre


La storia delle "case Magdalene" (per chi non sapesse cosa sono, ecco un agile riassunto) è già stata raccontata al cinema da ottimi film come Magdalene (vincitore del Leone d'Oro nel 2002) e Philomena (qui la nostra recensione). Tuttavia, questi film si concentravano sulla vita nelle case e sulle conseguenze per le vittime, senza indagare il sostrato sociale che aveva permesso la sopravvivenza di queste case di semi-schiavitù e tortura fino ai primi anni 2000.

Piccole cose come queste, trasposizione dell'omonimo romanzo di Claire Keegan, prende la prospettiva di Bill, commerciante di carbone che scopre cosa accade davvero alle ragazze ospitate in quelle case. Il film ruota intorno al dilemma etico che lo attanaglia: fare qualcosa, rischiando così di alienarsi il favore delle potentissime suore, o tacere, e vivere con questo peso sulla coscienza? Il film illustra benissimo le cause sistemiche del proliferare di queste case, con le suore che controllano non solo la vita spirituale del paese, ma anche la sua istruzione e persino la sua prosperità economica.

Il regista Tim Mielants gira la vicenda con un taglio claustrofobico da thriller o da horror, utilizzando inquadrature molto strette (spesso sul viso di Cillian Murphy, semplicemente strepitoso in un ruolo che vive di silenzi e sguardi) e una fotografia cupa, con colori desaturati e ricca di ombre inquietanti che strisciano nella vita del protagonista. La scena in cui Bill incontra Suor Mary ricorda quella nello scantinato di Zodiac per tensione e desiderio di vedere il protagonista fuggire il prima possibile dalla tana del mostro, che pare pronto a divorarlo.

Piccole cose come queste è un film di denuncia sull'omertà sociale, e sul peso etico che chi sapeva si trova a sopportare senza però riuscire a fare la cosa giusta. In questo è un film tremendamente attuale, in quanto racconta l'umana capacità di ignorare gli orrori che avvengono a pochi passi da noi pur di continuare con la nostra vita di sempre: un Male che avviene per omissione, non per azione, ma non per questo meno distruttivo per chi lo subisce. Il finale, potentissimo nella sua semplicità, non dà risposte certe, ma insinua un dubbio: che accendere almeno una piccola luce in mezzo alle tenebre che ci circondano non sia inutile, come spesso pensiamo, ma può essere la scintilla che fa divampare la speranza.

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Pier

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