sabato 19 novembre 2011

Scialla!

Una bella commedia



Luca è un quindicenne romano con poca voglia di studiare ma una forte passione per la vita. Per farlo recuperare la madre lo manda a ripetizioni da Bruno, un ex romanziere ed insegnante deluso dalla vita che, al di là delle lezioni private, si guadagna da vivere scrivendo biografie di attori, cantanti e pornostar. La loro relazione, basata su una reciproca simpatia e accompagnata da un sereno disinteresse, procede tranquilla, fino a quando la madre di Luca non rivela a Bruno che i due sono in realtà padre e figlio. Gli fa poi promettere che si occuperà di lui per sei mesi, senza rivelargli però la sua identità.

Scialla! (parola gergale romana che significa "stai tranquillo") è il film d'esordio alla regia di Francesco Bruni, storico sceneggiatore di Paolo Virzì. E con i film di Virzì ha in comune l'attenzione per i rapporti famigliari, spesso sottoposti a situazioni-limite che ne testano la tenuta e la solidità. Il film racconta l'incontro-scontro tra due generazioni e due modi di vivere la vita, tra due personaggi che fanno fatica a calarsi nel mondo reale e che, aiutandosi l'un l'altro, riusciranno finalmente a trovare un proprio equilibrio.
La regia del film è semplice ma efficace, e accompagna una storia che scorre piacevolmente, senza pause nè cali di ritmo, grazie anche all'ottima prova degli attori. Bentivoglio è come sempre formidabile, e si cala alla perfezione nei panni di un professore un po' trasandato che ha perso l'appetito per la vita. Accanto a lui brilla per naturalezza ed energia l'esordiente Filippo Scicchitano, che regala al film quel tono spontaneo e quella simpatica cialtroneria che sono perfettamente riassunti nel titolo.

Scialla! è una bella commedia italiana, caratterizzata da un'energia positiva contagiosa e da una costruzione dell'atmosfera che non lascia nulla al caso, dal gergo dei ragazzi alla musica rap italiana che lo accompagna. Francesco Bruni realizza un film che, pur non brillando per originalità, porta una ventata di freschezza nel nostro cinema, una ventata di cui soprattutto in questi anni, si sentiva terribilmente bisogno.

*** 1/2

Pier

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