lunedì 24 ottobre 2011

Quentin Tarantino, professione talent scout

Quando si pensa a Tarantino, si pensa al regista, al re dello splatter, ai suoi celebri dialoghi, a un modo di fare cinema che, al di là dei gusti, ha segnato gli ultimi dieci-quindici anni della settima arte.

Si finisce così per dimenticare una delle più grande doti di Quentin: la capacità di scovare e lanciare giovani talenti, il coraggio di osare laddove molti preferiscono rifugiarsi sul nome che "fa cassetta".

Pensiamo solo a Inglorious Basterds: tre dei ruoli principali sono affidati a un oscuro attore austriaco, una giovane sconosciuta francese e a un attore tedesco naturalizzato irlandese, che a leggerlo così sembra una barzelletta.

Ebbene, dopo due anni il primo, Christoph Waltz, è diventato uno degli attori più richiesti di Hollywood, dopo aver vinto l'Oscar per il film di Tarantino ed aver prenotato una nomination grazie alla splendida prova offerta nell'ultimo film di Polanski.

La seconda, Melanie Laurent è una delle attrici più richieste a livello internazionale, nonchè una star in Francia, e ha già offerto un'altra ottima interpretazione in quel piccolo gioiello che è Il Concerto.

Il terzo, Michael Fassbender, ha interpretato il giovane Magneto in X-Men, stregato la giuria di Venezia con la sua intensa interpretazione in Shame, e ha convinto quanto Viggo Mortensen nell'ultimo film di Cronenberg.

Se a questi aggiungiamo la scoperta di Uma Thurman e il rilancio della carriera di Travolta, capiamo come Tarantino, oltre che un cineasta d'eccezione, sia anche uno straordinario scopritore di talenti, una dote questa forse anche più importante delle sue capacità registiche.

In conclusione, se siete dei giovani attori e volete fare carriera in fretta fate uno squillo a Quintino. Mal che vada farete la fine di Eli Roth, che proprio schifo schifo non fa.

Pier

1 commento:

  1. Sarà pure un genio invecchiato, avrà le sue fisime, ma se si inserisce nel casting in questo modo, beh, tanto di cappello.

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