sabato 14 marzo 2009

Live! Ascolti record al primo colpo

Critica alla società americana, ma il gioco non sta in piedi

 Eva Mendes è Katy Courbet produttrice televisiva ossessionata dagli ascolti televisivi e dalla competizione con gli altri network. La sua ambizione e presunzione la porteranno a organizzare lo show del secolo "La roulette russa" nella quale sei concorrenti si sfideranno a colpi di rivoltella. Per cinque di loro ci sarà la gloria e soldi, per uno la morte in diretta.

La storia del film è pressochè questa, semplice e lineare con poco altro.  Il regista, Bill Guttentag, premio oscar nel 2003 per un cortometraggio sulle Twin Towers e creatore della serie Crime & Punishments, successo negli USA, utilizza il mondo televisivo per riflettere sulla drammaticità sociale che stanno vivendo gli Stati Uniti. Come sottolineato da Eva Mendes nel film, il bigottismo americano che si scandalizza alla vista di un capezzolo in TV, ma che non esita a trasmettere morti ammazzati classificandoli sotto la categoria "informazione", è al centro di questa eccessiva quanto assurda pellicola.

Ben distante dal capolavoro sulle stesse tematiche (che consiglio di vedere) di Sidney Lumet Quinto Potere,  il film di Guttentag cerca di sconvolgere nell'assoluta normalità con cui il tutto viene organizzato (l'approvazione giuridica, l'approvazione della censura, l'approvazione politica e del management). Tuttavia le riflessioni sul mezzo televisivo, quale strumento dalla capacità di tirare fuori il peggio dalla società, sono moraliste e superficiali, senza alcun approfondimento psicologico o con spessore sociologico. Il film finisce per essere lo show organizzato dalla Courbet, niente di più e niente di meno, che potrebbe interessare un quindicenne in cerca di adrenalina anche se poi, per la dinamica dello show, la morte del personaggio è annunciata.

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Alessandro

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