lunedì 23 febbraio 2009

Oscar: il bilancio

Come sbagliare 7 previsioni ed essere (in)felici

Ed è andata. L'Academy si è pronunciata, e gli Oscar sono stati assegnati (qui l'elenco completo dei vincitori), sancendo il trionfo di The Millionaire, che si è aggiudicato otto statuette, tra cui quelle per miglior film e miglior regia.


Alla luce dei risultati, si impongono alcune considerazioni:


1) Come esperto di pronostici, non sono decisamente un granchè. Chiudo infatti con un misero 5 su 12, azzeccando due statuette (film d'animazione e attore non protagonista) che erano praticamente già assegnate;


2) Alcuni dei miei errori sono però frutto di scelte incomprensibili dell'Academy: ingiusto ignorare così Benjamin Button, un film intenso e ricco di significati sicuramente di fattura più pregevole di The Millionaire. La pellicola di Boyle è infatti molto piacevole, ma manca di quel respiro e di quella capacità di rendere straordinario l'ordinario che fanno del film di Fincher una bellissima favola moderna;


3) Mickey Rourke meritava l'Oscar, senza se e senza ma. L'interpretazione di Sean Penn è infatti ottima ma monocorde: una volta entrato nel personaggio, lo porta avanti allo stesso modo fino alla fine del film. La performance di Rourke è invece esemplare per la sua capacità di esprimere le varie sfaccettature della personalità di Randy "The Ram" Robinson , attraverso un continuo cambiamento di tono, intenzioni ed espressione. Andate a vedere The Wrestler (in uscita venerdì 6 Marzo), non potrete non innamorarvi di Rourke e del suo personaggio;


4) Clamoroso anche il premio mancato da Valzer con Bashir, che continuo a ritenere il migliore tra i film candidati che ho avuto modo di vedere. Aspetto con curiosità il film giapponese che lo ha sconfitto, anche se penso sia difficile che superi i vertici artistici che il Valzer riesce a raggiungere in alcuni momenti.


In generale, l'Academy ha confermato di essere particolarmente attenta e ricettiva nei confronti di quei film che denunciano un disagio sociale: il filo che unisce Crash, vincitore nel 2006, a The Millionaire, è abbastanza evidente.

La scelta è stata quella di premiare il contenuto, la trama, a discapito del valore artistico del film: una scelta senza dubbio condivisa dal pubblico, che ha premiato la storia del giovane Jamal Malik al box office.


Pier

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