lunedì 18 dicembre 2017

Speciale Star Wars: Episodio VIII - Prima parte

Nella nostra recensione avevamo lodato l'ottavo episodio della saga di Guerre Stellari per la sua capacità di innovare la saga in modo radicale, senza però tradirne lo spirito.

Tuttavia, il film sta dividendo pubblico e critica come pochi altri prima d'ora. Abbiamo quindi deciso di dedicare uno speciale in due parti all'analisi del film, al fine di cercare di capire quali siano le novità introdotte, quali siano quelle azzeccate e quelle fuori posto, e soprattutto quali siano i punti e gli elementi che stanno facendo più discutere, e perché.

In questa prima parte non ci saranno spoiler, e mi limiterò a esporre alcuni stralci da recensioni fatte dalle maggiori testate statunitensi, tradotte dal sottoscritto. Nella seconda parte riprenderò questi spezzoni per analizzare il film più nel dettaglio, esponendo le ragioni delle due parti e cercando di capire 

Gli stralci presentati qui sotto non vengono solo da recensioni negative nel loro complesso, ma sottolineano gli aspetti ritenuti poco convincenti.

Hollywood Reporter
Sfortunatamente, questa scelta (il concentrarsi su molti personaggi, nda) non convince fino in fondo, specialmente nell'ultima parte del film, dove la nostra prode banda di ribelli si divide e la storia si muove in modo piuttosto goffo tra tre location differenti. So che l'idea è quella di creare un'impressione di serialità (un'impressione rafforzata dall'uso dei classici tagli di montaggio "scorrevoli" per passare da un luogo all'altro), ma ha l'effetto di rallentare l'azione proprio nel momento in cui ci si dovrebbe muovere a grandi passi verso il climax. 

New Yorker
Non si capisce come una saga come questa possa essere a corto di immaginazione o abbia iniziato a dipendere eccessivamente dagli splendidi effetti speciali - che sia in pericolo, in sintesi, di scadere nel manierismo o nell'essere un blockbuster movie come tanti. 

New York Times
Il film non ha la freschezza e la sorpresa di alcuni dei capitoli precedenti, ma è carino in modo inoffensivo e, in fondo, un po' stupido. E' come leggere la parte centrale di un fumetto. È divertente in alcune parti, ma mancano bellezza, suspense, disciplina narrativa e arte cinematografica (...). Il film è un'operazione grandiosa ma puramente meccanica, uno spreco di tempo molto costoso.

Washington Post
Il film non ha una trama strutturata, nessun approfondimento né tantomeno sviluppo dei personaggi, e non comunica nulla di significativo né del punto di vista emotivo né da quello della riflessione. Non ha una visione originale, ma crea una trama che è semplicemente un pastiche di altri generi e altre fonti.

The Daily Telegraph
E ora si parla già di altre trilogie, come se stessimo parlando di una saga dell'epoca classica, senza mai fine. Nel frattempo, ciò che vediamo sullo schermo è una grande ricchezza di effetti speciali e un'estrema pochezza nella caratterizzazione. Chi sono questi personaggi? Perché è così difficile interessarsi a ciò che sta accadendo loro?


Toni sicuramente non entusiastici (quasi quanto l'entusiasmo di Luke nell'istruire Rei), che battono essenzialmente su tre tasti: la mancanza di novità, l'assenza di una trama strutturata, e una caratterizzazione debole o comunque poco sviluppata, che impedisce di provare empatia per i personaggi.

Nella seconda parte, analizzeremo più in dettaglio tutti questi punti, cercando di capire quali fossero le intenzioni di Rian Johnson, perché le sue scelte hanno/non hanno convinto critici e fan, e quale sia l'impatto di Episodio VIII sull'universo di Guerre Stellari.

Ah, un'ultima cosa (DISCLAIMER): le recensioni pubblicate qui sopra NON sono di Episodio VIII. Per sapere di che film sono, e capire il perché di questo "trucchetto", leggete la seconda parte!

Pier

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