martedì 4 febbraio 2014

Dallas Buyers Club

La forza della determinazione



Ron Woodroof è un cowboy da rodeo, omofobo e razzista, che non si risparmia alcun eccesso: droga, alcool, e belle donne. Sbarca il lunario come elettricista, e arrotonda con le scommesse clandestine.
La sua vita cambia radicalmente quando, in seguito a un ricovero in ospedale per una violenta scossa elettrica, gli viene diagnosticato il virus dell'HIV. Siamo negli anni '80, l'HIV è appena diventato una minaccia globale e l'ignoranza in materia è ancora molta. Emarginato dai suoi amici perchè sospettato di essere omosessuale, Ron affronterà la battaglia contro quella che sembra una condanna a morte con l'energia e la testardaggine che lo hanno sempre accompagnato nella vita.

Ispirato alla storia vera di Woodroof, Dallas Buyers Club racconta una storia di ostinata determinazione (che, curiosamente, riflette quella produttiva del film, rifiutato più di 100 volte prima di essere finalmente realizzato): Ron Woodroof non è semplicemente un uomo disperato, è un uomo deciso a mantenere il controllo sulla sua vita, a non farsi travolgere da un male che sopratutto allora era sinonimo di terrore. La sua battaglia lo porta ad aiutare anche altre persone nella sua situazione, dapprima per profitto, poi per principio, entrando a far parte di una comunità dopo aver condotto un'esistenza solitaria, in particolare dal punto di vista emotivo.

Il percorso di crescita umana di Ron è ritratto alla perfezione da un Matthew McConaughey sontuoso, che usa il suo cambiamento fisico senza abusarne, facendo trasparire il dramma della malattia senza puntare su un facile pietismo d'accatto. Il suo personaggio non rinuncia nemmeno per un momento alla sua dignità, nè indulge in momenti di autocompassione con sessioni davanti allo specchio e interminabili sequenze per mostrare il suo decadimento fisico. La sua performance è potenziata dalla regia di  Jean-Marc Vallée, semplice ma efficace. Il regista cuce il film addosso al protagonista, circondandolo di personaggi veri e autentici e concentrandosi sulla sua maturazione caratteriale piuttosto che sull'evolversi della malattia.
La misura di McConaughey si ritrova anche nella splendida prova di Jared Leto, ad oggi il mio favorito per l'Oscar da non protagonista, che interpreta il transessuale Rayon con una naturalezza e una verità che rendono la sua storia commovente e coinvolgente, specie nel bellissimo dialogo con il padre.

Dallas Buyers Club è un film che si concentra sui personaggi e sulle loro interazioni, con pochi guizzi di fotografia e montaggio. Alla base c'è una sceneggiatura solida e asciutta, che va dritta al sodo senza momenti superflui, e racconta senza fronzoli una storia di determinazione e coraggio che arriva dritta al cuore dello spettatore.

****1/2

Pier

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