Un trionfo di colori
Blu è un pappagallo tropicale strappato piccolissimo dalle foreste di Rio. Per caso finisce in mano a Linda, una bambina del Minnesota, che lo prende con sè. I due crescono insieme e sono inseparabili, fino a quando non si presenta alla porta della libreria gestita da Linda un ornitologo, Tullio, che le rivela che Blu è l'ultimo esemplare maschio della sua specie. La convince così a seguirlo in Brasile, dove Blu dovrebbe accoppiarsi con Gioiel, unica femmina rimasta. L'operazione non si rivelerà così semplice, e Blu e Linda dovranno affrontare molte peripezie in un mondo completamente diverso dal loro.
La Blue Sky abbandona le atmosfere ghiacciate della saga di Ice Age e si trasferisce in Brasile, per la precisione a Rio, per raccontare il viaggio di un pappagallo che, scoprendo un nuovo paese, finirà anche per scoprire molte cose su se stesso, sulla vita e sull'amore.
Il film ha un buon ritmo ed è disegnato in modo eccellente, con colori sgargianti e una grande attenzione per i dettagli delle diverse specie di uccelli. La storia non è particolarmente originale ma è comunque arricchita da alcune trovate di livello, su tutte il personaggio del pappagallo malvagio Miguel.
La vera forza del film sono però i panorami di Rio, riprodotta in ogni dettaglio, carnevale compreso, in uno sforzo creativo e di verosimiglianza secondo solo a quello intrapreso dalla Pixar per Ratatouille. Un altro elemento azzeccato sono i personaggi secondari, che creano numerosi momenti comici di contorno rispetto alla vicenda principale.
Le canzoni non sono memorabili, fatta eccezione per quella d'apertura, in cui sia la musica sia la coreografia che la supporta sono di ottimo livello.
Il doppiaggio italiano alterna scelte azzeccate (Mario Biondi nella parte del cattivo, una rivelazione) e decisamente fuori luogo (Victoria Cabello, a dir poco pessima), ma in generale si assesta su un buon livello grazie al contributo di De Luigi nel ruolo del protagonista e quello eccellente di Altafini nei panni del bulldog-meccanico.
Rio è un film divertente e colorato, realizzato con cura e perizia grafica. Manca di uno spunto veramente originale, ma è comunque gradevole e offre un'eccellente ritratto della città carioca di cui porta il titolo.
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Pier
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