Misticismo e violenza
Solomon Kane è un violento mercenario. In una delle sue spedizioni incontra la Morte, ma riesce miracolosamente a sfuggirle. Nel tentativo di salvare la sua anima decide allora di diventare un uomo di pace, devoto a Dio e alle sue leggi. Gli eventi lo constringeranno però a venire meno ai suoi voti, e a riprendere la via delle armi.
Tratto da una serie di romanzi di R.E. Howard, Solomon Kane è un frullato di film d'avventura, horror, fantasy e misticismo, adattissimo per i palinsesti estivi. Questa sovrapposizione di generi si risolve in un pasticcio ricco di uccisioni, incendi e stragi, in cui si fatica a trovare un motivo di interesse diverso dall'evoluzione del protagonista, eroe con molte macchie ma senza paura, ben interpretato da James Purfoy.
Il resto sono proclami religiosi incongruenti, incantatori improbabili, comparsate eccellenti (da notare quella di Von Sydow nel ruolo del padre) e fanciulle da salvare, in una trama un po' sconclusionata che non si nega momenti di puro splatter.
Il film si fa guardare a stento e solo se si accetta di stare al gioco, spegnendo il cervello e accettando quello che si vede sullo schermo senza cercare un senso a una storia che, forse, un senso non ce l'ha.
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Pier
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