La vita di una farfalla
Jane Campion torna alle atmosfere di Lezioni di Piano per raccontare la vita di John Keats, uno dei più grandi poeti romantici, morto di tubercolosi a soli 25 anni.
Il film prende il titolo da uno dei componimenti più famosi di Keats, e narra la storia della sua relazione con Fanny Brawne, ragazza della media borghesia. Il loro amore sarà funestato dalle precarie condizioni di salute e dalla povertà di lui, che impediranno il loro matrimonio.
E' sempre difficile realizzare film sui poeti, in quanto il rischio è quello di cadere nella retorica e nello stucchevole. Jane Campion riesce quasi sempre a mantenere il film sui toni di un romanticismo vero e realistico, in cui i due protagonisti, dopo essersi a lungo mantenuti a distanza, cedono alla forza di un amore che nemmeno loro riescono a spiegarsi.
La fotografia è magnifica, e le atmosfere ottocentesche sono evocate con forza e suggestione. La poesia di Keats permea tutto il film, contagiandolo con la sua malinconia e la sua venerazione per la bellezza. Questo da un lato rallenta lo scorrere della trama, ma dall'altro conferisce a Bright Star quel carattere intimo e profondo che ne costituisce la caratteristica migliore.
Ben Whishaw, già poeta per Io non sono qui, è semplicemente perfetto nel ruolo del giovane poeta, mentre Abbie Cornish, pur apprezzabile, risulta a volte troppo affettata e artificiosa.
Bright Star affronta temi importanti come le differenze di classe, la malattia e l'amore con una grazia e una raffinatezza davvero unici e lascia il giusto spazio alla poesia di Keats, vera protagonista del film e fonte di emozioni continue, bella ed effimera, come una farfalla.
Per questo qui in alto non trovate il solito trailer, ma i titoli di coda, in cui Ben Whishaw recita Ode to a nightingale. Godetevela.
***1/2
Pier
Nessun commento:
Posta un commento