giovedì 29 ottobre 2009
Otto Preminger - I dimenticati: puntata 6
Ritorna la rubrica "I dimenticati", dedicata a personaggi del mondo del cinema che oggi pochi conoscono, e che tuttavia sono stati importanti per il suo sviluppo.
Oggi parliamo di Otto Preminger (1906-1986), regista austriaco che raggiunse la celebrità negli Stati Uniti, dove si trasferì nel 1934.
Dopo una buona carriera da caratterista, nel 1943 fa il suo esordio dietro la macchina da presa con il film Vertigine, che influenzò fortemente il quasi omonimo capolavoro di Hitchcock, Vertigo (1958). Nonostante l'ottimo successo commerciale,la vena di necrofilia presente nel film desta scandalo al tempo dell'uscita, e anticipa quella che rimarrà una delle caratteristiche peculiari di Preminger: la passione per la psicanalisi, e in particolare per l'influenza che le pulsioni e le emozioni negative hanno sull'animo umano
Dopo alcuni film commerciali (tra cui spicca La signora in ermellino, iniziato da Lubitsch ma mai completato), Preminger realizza due dei suoi capolavori: il primo, Seduzione mortale (1952), è un noir riprende il tema della distruttività di sessualità e seduzione già presente nel film d'esordio,con un ottimo Robert Mitchum; il secondo, La vergine sotto il tetto (1953), è una commedia a impostazione fortemente teatrale, che ha i suoi momenti migliori nei dialoghi tra William Holden e David Niven.
Del 1954 sono Carmen Jones, prima collaborazione di Preminger con Saul Bass, il futuro miglior titolista di Hollywood, e La magnifica preda. Il primo genera nuovamente polemiche per la presenza di donne seduttive e pericolose, mentre il secondo, interpretato da Robert Mitchum e Marilyn Monroe, è apprezzato da critica e pubblico. Le peripezie dei protagonisti in un selvaggio West crepuscolare, insieme al rapporto padre-figlio appassionano e commuovono, rendendo la pellicola una delle migliori di Preminger.
Nel 1955 Preminger firma il suo capolavoro, L'uomo dal braccio d'oro, storia di un eroinomane con la passione per il gioco d'azzardo, magnificamente interpretato da Frank Sinatra. Il film diviene celebre, oltre che per la prova di Sinatra, per i titoli di Saul Bass, per la prima volta ascritti a vera forma d'arte. Non mancano naturalmente le polemiche per la decisione di rendere un eroe quello che, per la società americana del tempo, è a tutti gli effetti un relitto della società. Dopo l'uscita del film Preminger decide di denunciare apertamente il maccartismo, e si trasferisce in Europa.
Tornato negli USA, nel 1960 dirige Anatomia di un omicidio, con un grande James Stewart: il film è uno dei migliori legal movie mai realizzati, portatore tra l'altro di un messaggio pacifista ante-litteram, con unreduce della guerra in Corea che si macchia di omicidio. Anche questo film non manca di sollevare polemiche, sebbene per motivi che oggi fanno sorridere: lo scandalo è generato dal fatto che, per la prima volta, si usano in un film parole come "mutandine".
Da segnalare anche un film del 1965, Bunny Lake è scomparsa, un thriller psicoanalitico in cui una madre denuncia la scomparsa della figlia, che però nessuno sembra avere mai visto. Il valore della pellicola fu riconosciuto solo molti anni dopo la sua uscita, nonostante l'originalità di soggetto e sceneggiatura.
L'importanza di Preminger risiede nella sua capacità di trattare argomenti fino ad allora tabù avvalendosi di una tecnica registica di primo livello: la sua influenza su posteri e contemporanei, Hitchcock compreso, è assolutamente innegabile.
Tra i suoi meriti, anche quello di aver lanciato Saul Bass, maestro dei titoli di testa di cui parleremo prossimamente.
Pier
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Caro blogger, sei ufficialmente invitato al Torneo degli Oscar, dove si votano le stesse nomination dell'Academy, non tutte però, solo quelle più importanti. Alla fine diamo i premi “denoaltri” blogger. Siamo arrivati agli Oscar del quinquennio, quello tra '80 e '84, ma arriveremo agli Oscar 2010.
RispondiEliminahttp://iltorneodeglioscar.blogspot.com/2009/11/le-prime-nomination-per-gli-oscar-del.html