lunedì 11 giugno 2012
Il 3D, o dell'inutilità crassa
Era da tempo che volevo scrivere questo post, ma non trovavo mai il tempo o la voglia per farlo.
Poi questa meravigliosa strip di Zerocalcare (se non sapete chi è informatevi, non sapete che cosa vi perdete) mi ha fatto capire che non sono solo in questa battaglia.
E allora lo dico: il 3D è una tecnologia nata già morta. Dico nata già morta perchè esisteva già negli anni '70, e se non ha funzionato allora non vedo perchè debba funzionare adesso. Ci sono numerosi argomenti a sostengo dell'inutilità crassa del 3D, ma qui mi limiterò a elencarne cinque:
1) Il 90% dei film in 3D non è in 3D. I film realizzati in real 3D (ovvero girati con questa tecnica) si contano sulle dita di una mano. Gli altri sono tutti fintamente tridimensionali, con il 3D applicato in post-produzione. A farlo così son capaci tutti, e soprattutto la tecnica perde completamente di significato.
2) Persino le case di produzione non credono nel 3D. Se i dirigenti delle major hollywoodiane potessero parlare liberamente e con la certezza di rimanere anonimi, vi rivelerebbero che il vero motivo per cui hanno rilanciato 'sta baracconata di tecnologia è constringere le sale a convertirsi al digitale. Più sale che proiettano in digitale significa meno costi di duplicazione, assicurazione e trasporto delle pellicole: con il digitale il file viene mandato direttamente via satellite. Dato peròche i contadini degli stati centroamericani sono testardi come Dinamite Bla quando si tratta di cambiare qualcosa, le major hanno dovuto trovare un modo per constringerli. E quale tecnica migliore che distribuire tutti i titoli più attesi solo in 3D? Senza contare poi la maggiorazione del prezzo, del tutto ingiustificata dal costo di quello che nel 90% dei casi è solo un effetto applicato in post-produzione (vedi punto 1).
3) Un film in 3D costa troppo. Vedere un film in 3D costa almeno 10 euro, come già detto del tutto ingiustificati. Se a questo si aggiungono il fastidio degli occhiali e il fatto che lo schermo sia scuro come l'elmo di Darth Vader si capisce come mai la gente preferisca fare altro. E in Italia ci va pure bene, un film in 3D a Londra può costare anche 18 sterline.
4) Il 3D è obsoleto. Alzi la mano chi preferisce un film in 3D a un film girato in IMAX. Difatti Nolan, che è sveglio e ne capisce, il prossimo Batman l'ha girato in IMAX, al grido di "io odio gli occhialetti".
5) Il 3D non è una rivoluzione. Il 3D non è riuscito a diventare per il cinema del XXI secolo quello che il sonoro prima e il colore poi sono stati per il cinema per XX.
Salvo rare eccezioni (lo Scorsese di Hugo e il Cameron di Avatar), il 3D non è mai stato sfruttato a fondo nelle sue potenzialità espressive, che rimangono pressochè inesplorate e sembrano destinate a rimanerlo.
PS: Stendiamo un velo pietoso sui film non americani in 3D, e in particolar modo su quelli italiani. Ora pare che Godard voglia cimentarsi con questa tecnica: ecco, se c'è qualcuno che può darle un senso, questo è sicuramente il maestro francese.
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