Una risata li seppellirà
Qual è l'arma migliore contro un potere grigio, ingessato, e ipocrita? Tutto ciò che lui teme: il colorato, il ridicolo, l'esagerato: in una parola, l'eccesso. La vicenda di Diva Futura, l'agenzia di casting e produzione specializzata in pornografia che lanciò, tra le altre, Cicciolina, Moana Pozzi, ed Eva Henger, è esemplare in questo senso, e Giulia Steigerwalt, alla sua opera seconda, la racconta senza moralismi, con un tono da commedia che sa farsi dramma ma anche satira sociale, mettendo alla berlina un paese che, ieri come oggi, predica bene in pubblico ma razzola malissimo in privato.
Al centro di tutto c'è Riccardo Schicchi. Giulia Steigerwalt lo dipinge come un folletto pieno di idee ed energia, ispirato da una visione pura e libera del corpo femminile che lo spinge ad andare contro il bigottismo e il finto perbenismo dell'epoca per dare al pubblico ciò che voleva e celebrare amore, libertà, ed emancipazione.
Schicchi è interpretato magistralmente da Pietro Castellitto, forse alla sua prova migliore in carriera, in grado di alternare alla perfezione una comicità irresistible a una dolenza da Buster Keaton, una tristezza di fondo, una paura della solitudine che accompagna Schicchi come un invisibile compagno di viaggio. Accanto a lui brilla tutto il cast femminile, in particolare Barbara Ronchi che interpreta Debora Attanasio, coscienza e colonna portante dell'agenzia nonché autrice del libro di memorie da cui il film è tratto.
Con Diva Futura Steigerwalt firma un'opera briosa, vitale, un inno alla libertà femminile ben girato sia a livello di immagini che di ritmo e direzione degli attori, con un bellissimo finale che rimane in testa a lungo. Una ventata di aria fresca nel panorama stantio del cinema italiano, soprattutto quello festivaliero (il film è stato presentato a Venezia, dove ovviamente è stato snobbato dai critici paludati e paludosi, paladini del Cinema Impegnato che impegna solo la pazienza dello spettatore).
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Pier
Non sarà il "Boogie Nights" italiano, come qualcuno frettolosamente lo ha definito, ma è un film frizzante e vitale, capace di rendere bene lo spaccato di un mondo (e di un epoca) poco conosciute. E per una volta pure Castellitto jr. è quasi simpatico... ;)
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