venerdì 31 gennaio 2025

Babygirl (In Pillole #31)

Cinquanta sfumature di botox


Una donna di potere trova soddisfazione sessuale in un rapporto di sottomissione con un giovane stagista: il tema è potenzialmente interessante e iper attuale. Si parla di potere - implicito ed esplicito - e della legittimità di avere una relazione con chi si trova in posizione di inferiorità dal punto di vista della gerarchia, il tutto condito con il ribaltamento dei ruoli nella camera da letto (d'albergo), un'idea intelligente che potrebbe stimolare riflessioni sui rapporti di genere, sulla libertà sessuale, sulla sessualità nell'età matura, e sulla naturale diversità di gusti e preferenze.

Potrebbe, appunto, se non fosse declinato con desolante banalità e un approccio appena più autoriale (soprattutto grazie a un cast di caratura nettamente superiore) di un Cinquanta sfumature di grigio. A questo si aggiunge il fatto che la superficialità di trattazione fa sì che questo possa facilmente letto come una difesa degli abusi di potere operati dagli uomini in nome di un qualunquista "sono tutti uguali, è il potere a corrompere" che già aveva parzialmente danneggiato un altro film sulla leadership al femminile, Tàr.

Il film risulta quindi pruriginoso ma di scarso impatto emotivo e tematico, nonostante la buona e coraggiosa prova dei protagonisti (Kidman in testa, nonostante il botox che ne limita l'espressività) e una buona dose di autoironia (anche sul botox stesso) che però non evita alcuni momenti davvero imbarazzanti.

** 1/2

Pier

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