martedì 22 dicembre 2009

Rivediamoli - Fargo

Un turbine di violenza in un contesto tragicomico


Jerry Lundegaard è un venditore di automobili in un concessionario di Minneapolis. Ha il senso degli affari, ma per far fronte a problemi economici, decide di inscenare il rapimento della moglie per ottenere i soldi del riscatto dal cognato ricco. Il fatto ha effettivamente luogo, ma non va liscio come Jerry aveva previsto e si trasforma in una carneficina che si interromperà solamente alla fine, con l'arresto di colui che, da principio, ha dato via al circolo virtuoso di morti.

I Coen inscenano una storia dipingendola inizialmente come reale, dichiarando esplicitamente che i fatti sono realmente accaduti, e alla fine si smentiscono, sottolineando che nulla ha effettivamente avuto luogo. Tra verità e finzione, il film si snoda con efficacia narrativa attraverso un'approfondita e cinica descrizione di tutti i personaggi del film, dall'imperdonabile protagonista, venditore paurosamente normale capace di cose impensabili, alla moglie-vittima, fatta morire come un cane senza degnarla di una scena finale, dal tenente, insensibile all'orrore delle morti violenti e che non perde occasione per ingozzarsi come un maiale con un marito disgustoso, al padre della povera donna rapita, avido e senza scrupoli, attaccato più ai soldi che alla figlia in pericolo.

In uno scenario desolato, con il freddo della neve e della nebbia che sembra uscire dallo schermo per avvolgere chi guarda, i Coen si divertono a inondare la storia di cinismo e violenza, sempre alla ricerca di quell' humor nero che spiazza uno spettatore incredulo e divertito. Ma il loro più grande merito è stato quello di esprimere, attraverso questa storia puramente cinematografica, il loro odio verso una moderna società americana, tanto distaccata e fredda nei rapporti umani, quanto schiava del dio denaro, con poco da dire, se non annuire e far finta di commuoversi per le disgrazie altrui o predicando il bene demagogico senza crederci davvero fino in fondo.

Sicuramente tra i più bei film dei Coen, se non il migliore, Fargo ironizza sulla tragedia come se fossimo talmente saturi e abituati alle morti violenti e ai complotti che non esisterebbe nessun altro modo originale per raccontarli. Un film di impatto visivo e narrativo, ancora moderno dopo quasi quindici anni; il classico film che chiunque vedrebbe e rivedrebbe senza mai coglierne fino in fondo un senso completamente razionale.

*****
Alessandro

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